Cina, 'leader di Taiwan deciso a ottenere l'indipendenza'

Cina, 'leader di Taiwan deciso a ottenere l'indipendenza'
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
Tuttosport ESTERI

Il presidente di Taiwan William Lai è "deciso a ottenere l'indipendenza". E' il commento della portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, sul discorso tenuto oggi da Lai per i 113 anni della fondazione della Repubblica di Cina, il nome ufficiale di Taiwan, rimarcando tra l'altro l'impegno a "resistere all'annessione o all'invasione della nostra sovranità" e che Pechino "non ha alcun diritto per rappresentare Taiwan". (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quest’anno, tuttavia, il nuovo presidente Lai Ching-tee che ha giurato meno di sei mesi fa senza ribadire nel discorso inaugurale il tema caro a Pechino dell’Unica Cina, contesta apertamente la tesi di Taiwan parte di un identico territorio sovrano. (Il Sole 24 ORE)

Il presidente William Lai ha giurato di "resistere all'annessione" di fronte alla crescente pressione militare e politica da parte della Cina , che rivendica l'isola come parte "inalienabile" e "sacra" del suo territorio. (Sky Tg24 )

La giornata ricorda l'istituzione della Repubblica di Cina, il nome ufficiale della Repubblica (LAPRESSE)

Taiwan National Day, il Presidente Lai: "Non ci subordiniamo alla Cina"

– La Cina ha accusato oggi il presidente taiwanese William Lai Ching-te di ostilità nei confronti di Pechino, dopo una serie recenti di sue affermazioni dal tono separatista. Roma, 9 ott. (Agenzia askanews)

Su Taiwan soffiano venti di guerra. Secondo Pechino, Washington sta spingendo Taiwan sull’orlo della guerra continuando a fornire a Taipei aiuti militari, come rivelato oggi dal portavoce del ministero della Difesa cinese Wu Qian. (LA NOTIZIA)

Soprattutto, è sul fronte geopolitico che Xi vede un mondo ricco di crisi e quindi di opportunità da cogliere. Ne ha una in casa sua – l’economia stagnante – che mette a nudo i costi della sua sterzata ideologica in favore dello statalismo; cerca di usarla però per aumentare la dipendenza del resto del mondo dai prodotti cinesi. (Corriere della Sera)