Mediterraneo: affonda la nave cargo russa Ursa Major

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La nave cargo russa Ursa Major, costruita nel 2009 e di proprietà del Ministero della Difesa russo, è affondata nel Mar Mediterraneo tra Spagna e Algeria, dopo un'esplosione nella sala macchine. L'incidente, avvenuto lunedì scorso, ha lasciato due membri dell'equipaggio dispersi, mentre altri quattordici sono stati tratti in salvo e trasferiti in Spagna. Le cause dell'esplosione non sono ancora state accertate, ma si sospetta che la nave fosse diretta in Siria per evacuare armi ed equipaggiamenti russi, in seguito alla caduta del regime alleato di Assad.

Verso le 12:30 ora locale, l'Ursa Major stava navigando verso est nello Stretto di Gibilterra quando ha subito l'esplosione. La nave ha rallentato e deviato dalla rotta, iniziando a inclinarsi. I dati Ais mostrano che una nave da guerra della marina spagnola, la Clara Campoamor, e un'altra nave cargo russa sanzionata, la Sparta, sono intervenute per soccorrere l'equipaggio.

Le autorità di Mosca hanno riferito che l'Ursa Major, solitamente incaricata di trasportare missili e carri armati, ha subito l'esplosione nella sala macchine, ma non hanno fornito ulteriori dettagli sulle cause. La società che gestisce il cargo è di proprietà del Ministero della Difesa russo, il che alimenta ulteriori sospetti sulla natura del carico e sulla destinazione finale della nave.

L'affondamento della nave ha sollevato molte domande e interpretazioni diverse, con inevitabili sospetti sulle reali intenzioni del viaggio. Le autorità spagnole stanno conducendo un'inchiesta per determinare le cause dell'esplosione e il destino dei due membri dell'equipaggio dispersi.