Attesa per la decisione della BCE sui tassi di interesse

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ECONOMIA

A leggere l’andamento del mercato, non ci sarebbero dubbi circa l’imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE). L’appuntamento è fissato per giovedì, quando si riunirà il board per la penultima volta quest’anno. Dai segnali arrivati dallo stesso istituto, il costo del denaro scenderà per la terza volta dello 0,25%. E così sembrano suggerire anche i rendimenti a due anni lungo le varie curve dei tassi sovrane.

A settembre 2024, nell’Eurozona, l’inflazione è finalmente tornata sotto il limite del 2%, recuperando il livello dell’ormai lontano giugno 2021. Tuttavia, la crescita del PIL nel 2024 si è fermata al +0,7%, e il Governo tedesco ha annunciato lo scorso 9 ottobre il secondo anno consecutivo di recessione. Inizia così la settimana della BCE, con un atteso taglio di 0,25 punti giovedì prossimo, 17 ottobre, a Francoforte. Questa sarà la terza riduzione dopo quelle di giugno e settembre.

Il mercato ha fortemente ridimensionato la scommessa sulla riduzione del costo del denaro negli USA, e ciò si è riverberato negativamente sul mercato obbligazionario. Il Treasury Note a dieci anni ha chiuso la quarta settimana negativa di seguito (-0,5%), con il rendimento cresciuto a 4,10%, massimo da fine luglio. Continua la discesa dei tassi sui nuovi mutui, in attesa dei nuovi passi della BCE, la cui decisione per un possibile taglio dei tassi potrebbe arrivare il prossimo giovedì. Intanto, secondo il rapporto mensile Abi, il tasso medio è sceso a settembre al 3,33% (dal precedente 3,59%).

In una settimana senza importanti comunicati macroeconomici o decisioni di politica monetaria nell'Eurozona, il tasso Euribor a un anno è rimbalzato leggermente per poi stabilizzarsi, come nota Enrique Diaz-Alvarez, Chief Economist di Ebury, società fintech specializzata in pagamenti e incassi internazionali.