Dl Paesi sicuri, le toghe del "no": "Il richiamo a Hitler c'è, ma il nostro ricorso è tecnico"
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Il passaggio sulla Germania nazista c'è, ma è stato strumentalizzato da media e politici. È questo il sunto del discorso dei tre giudici di Bologna che hanno rinviato il decreto Paesi sicuri alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. "Nel riportare il contenuto del provvedimento, la stampa ha evidenziato un preteso intento 'impugnatorio' del recente dl del 23 ottobre 2024 ed ha sottolineato un passaggio a effetto sulle condizioni di sicurezza durante regime nazista", attaccano su un giornale specializzato online, Giustiziainsieme, piattaforma di confronto tra magistrati e avvocati progressisti. (Liberoquotidiano.it)
Su altri giornali
ROMA (ITALPRESS) – “Mi sembra evidente che ci sia una minoranza di giudici che fa il male dell’Italia e degli italiani, che smonta di notte quello che noi cerchiamo di costruire di giorno nel nome della sicurezza, addirittura arrivando a evocare Hitler, la Germania nazista e il fascismo: cose surreali. (SardiniaPost)
L'argomento della Germania nazista è efficace sul piano della propaganda, sul piano giuridico è più debole". Lo ha detto Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta, in onda stasera su Rai 1, parlando del rinvio deciso dalle toghe su un ricorso promosso da un richiedente asilo del Bangladesh. (Today.it)
No, non ha parlato con i giornalisti. Giorgia Meloni ieri si è accodata nel salotto di Bruno Vespa, che ha la qualità che piace più al potere: l’accondiscendenza. Ospite di Porta a Porta, ha potuto quindi esibirsi nella sua formula di conferenza stampa preferita, il monologo rabbioso accompagnato dai “sì, sì” ciondolanti del conduttore. (left)
La premier difende il protocollo d’intesa con Tirana, definendolo una soluzione efficace per gestire i flussi migratori, attirando l’attenzione dell’Europa, sottolineando inoltre come la sua strategia stia funzionando malgrado un marcato ostracismo. (Virgilio Notizie)
Così nei corridoi del Tribunale di Bologna avvocati e colleghi parlano di Marco Gattuso, presidente del collegio che ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia Ue del decreto Paesi sicuri. (corrieredibologna.corriere.it)
Ma fuori dalle aule di giustizia Gattuso è conosciuto soprattutto per essersi speso in favore dei diritti della comunità Lgbtqia+ e di quelli dei figli delle coppie omogenitoriali. Profondo conoscitore del diritto europeo, autore di un provvedimento corposo, articolato e «ineccepibile». (Corriere della Sera)