Dalla pistola allo scooter, la famiglia Correra contro Caiafa: ”Renato sta raccontando bugie”

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Internapoli INTERNO

PUBBLICITÀ Non solo la bugia sulla pistola che ha ammazzato Arcangelo Correra, ci sarebbe anche quella sullo scooter utilizzato per portare l’amico ferito in ospedale prima che morisse. Sono diversi i punti oscuri che il Gip del tribunale di Napoli Maria Gabriella Iagulli contesta al giovane Renato Caiafa, accusato dell’omicidio del suo amico. La visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza ha dimostrato che il giovane era stato portato in ospedale in sella ad un motorino che poi è stato trovato, sporco di sangue, poco vicino il nosocomio. (Internapoli)

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Per dire addio ad Arcangelo Correra in un pomeriggio di nuvole nere c’è tutta via Tribunali, ci sono frotte di ragazzi dei Decumani e di Forcella che si abbracciano e piangono. Un fiume umano che si ingrossa man mano che il corteo si avvicina alla chiesa di Santa Caterina a Formiello, dove sta per cominciare il rito funebre. (ilmattino.it)

I colpi a parametro zero continuano ad essere un mantra all’Inter, una linea di mercato ben precisa che ha portato in modo costante un lungimirante Beppe Marotta. Nelle ultime sessioni di mercato, la società nerazzurra ha fatto di necessità virtù, sfruttando al meglio le capacità di quello che è l’attuale presidente del club. (Spazio Inter)

C'erano almeno 2mila persone a Napoli per i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso all'alba di sabato scorso da un colpo della pistola con la quale sembra stesse giocando l'amico 19enne Renato Caiafa. (Avvenire)

Arcangelo Correra morto a Napoli, la confessione di Renato Caiafa: «Mi ha mostrato il petto e mi ha detto di sparare»

Ti ricorderemo con quel sorriso stampato in faccia. Molti indossano una maglietta bianca con davanti l'immagine di Arcangelo e sul retro la scritta 'Vivi sempre in noi. (Tiscali Notizie)

La bara bianca di Arcangelo Correra, il diciottenne ucciso nel centro storico di Napoli dal colpo di pistola sparato per errore da un suo amico, è stata portata a spalla da parenti e amici fino al luogo in cui, all’alba dello scorso 9 novembre, venne ferito a morte. (Metropolisweb)

Ce l’ha in mano il più grande del gruppo, si chiama Renato Caiafa, che ha davanti a sé l’amico di sempre, parlamo del 18enne Arcangelo Correra. Sono le cinque del mattino, in piazzetta Sedil Capuano, quando un gruppetto di amici si ritrova attorno a una pistola, la loro pistola. (ilmattino.it)