Attacco alle centrali ucraine, la resilienza di DTEK

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ESTERI

Maxim Timchenko, a capo della DTEK, la più grande compagnia energetica privata dell'Ucraina, ha recentemente affrontato un nuovo attacco russo che ha colpito le infrastrutture energetiche del paese con 200 missili e 90 droni kamikaze. Nonostante la devastazione, Timchenko ha dichiarato che, da tre anni, la loro strategia è quella di ricostruire ciò che viene distrutto, dimostrando una resilienza ammirevole.

Il generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa e già capo di stato maggiore dell'Aeronautica, ha espresso preoccupazione per i missili ipersonici russi, affermando che non esistono difese efficaci contro di essi. Tuttavia, ha sottolineato che la Russia non possiede un numero sufficiente di questi missili per produrli a livello industriale, il che renderebbe difficile per Mosca prevalere in un confronto con la NATO.

Nel contesto della guerra in Ucraina, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha invitato il governo tedesco a trasferire i missili a lungo raggio Taurus all'Ucraina, sottolineando l'urgenza della situazione. Metsola ha osservato che il tempo è essenziale e che la Russia sta aumentando la pressione, con un ampio sostegno nel Parlamento europeo per tale decisione.

Prima di un possibile attacco nucleare, la Russia ha lanciato una campagna mediatica contro l'Occidente, puntando sull'effetto terrore dei nuovi missili Oreshnik.