Il 14 novembre è la Giornata Mondiale del Diabete: bando ai pregiudizi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il diabete, malattia complessa che racchiude in sé diverse tipologie, tra cui ad esempio il diabete di tipo 1, caratterizzato dall’assenza totale di secrezione insulinica, un tempo noto come diabete giovanile proprio perché compare principalmente nei bambini e giovani. Esiste anche il diabete di tipo 2, determinato da una ridotta sensibilità dell’organismo all’insulina normalmente prodotta da parte dei tessuti bersaglio (fegato, muscolo e tessuto adiposo), e/o da una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas, che compare invece tendenzialmente negli adulti . (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Su altri giornali
Dal 9 al 16 novembre si celebrerà in Romagna, come in ogni piazza del Paese, la giornata mondiale del diabete. Ogni anno, infatti, il 14 novembre in tutto il mondo si accendono i riflettori sul tema Diabete. (Ausl Romagna)
Il Prof. La giornata mondiale del diabete (in inglese World Diabetes Day) è una giornata di sensibilizzazione sul diabete. (il Giornale)
Come ce ne possiamo accorgere? Questo non solo permette un miglior controllo della glicemia, ma aiuta a convivere meglio con questa condizione, che interessa circa 4 milioni di italiani, il 10% dei quali giovani e giovanissimi con diabete di tipo 1. (ilmessaggero.it)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
La Giornata Mondiale del Diabete, celebrata ogni anno il 14 novembre, ha posto quest’anno l’accento sul tema del “benessere” e sulla necessità di una vita di qualità per le persone affette da diabete. Una patologia che, con i suoi 62 milioni di casi stimati in Europa e oltre 4 milioni in Italia, rappresenta una sfida sanitaria globale sempre più pressante. (Il Sole 24 ORE)
ll diabete gestazionale è la condizione clinica più frequente in gravidanza ed è caratterizzato da una intolleranza al glucosio con iperglicemia ed è associato a un rischio aumentato di complicazioni in gravidanza e a un rischio metabolico a lungo termine sia nella madre che nel bambino. (Il Sole 24 ORE)