La guerra dei chip tra Stati Uniti e Cina: un conflitto tecnologico e commerciale
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Negli ultimi anni, la competizione tecnologica e commerciale tra Stati Uniti e Cina ha raggiunto un nuovo punto critico, focalizzandosi sul settore strategico dei semiconduttori. Il recente ampliamento della “Entity list” da parte del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti rappresenta l’ultimo sviluppo di questa disputa. La decisione mira a limitare l’accesso della Cina a tecnologie avanzate, considerate cruciali per la sicurezza nazionale americana. (Cyber Security 360)
Ne parlano anche altre fonti
Dopo le ennesime restrizioni commerciali annunciate dagli Stati Uniti la Cina replica stoppando con effetto immediato le esportazioni di componenti chiave per la produzione dei microprocessori. (CorCom)
Il Ministero del Commercio di Pechino, citando ragioni di “sicurezza nazionale”, ha annunciato che vieterà l'esportazione ne… (la Repubblica)
Il Dipartimento del Commercio americano ha annunciato un'ulteriore stretta sulle esportazioni di tecnologie cruciali verso la Cina, inserendo oltre 140 aziende cinesi nella cosiddetta entity list. Questa mossa, la terza in poco più di un anno, limita drasticamente la capacità delle imprese statunitensi di vendere componenti e tecnologie avanzate alle aziende cinesi inserite nella lista nera, a meno di ottenere specifiche esenzioni. (Tom's Hardware Italia)
Gli Stati Uniti hanno imposto nuove restrizioni al commercio con la Cina di macchinari per i chip e di memorie a grande ampiezza di banda. Tutti i dettagli. Le ultime trumpate di Biden contro la Cina sui chip (Start Magazine)
La Cina risponde ai dazi Usa con uno stop all'export di metalli critici e sanzioni mirate. Catene di approvvigionamento globali a rischio in 10 anni. (Milano Finanza)
La ritorsione cinese contro gli Stati Uniti non si è fatta attendere. Stiamo parlando di gallio, germanio e antimonio, per cui Pechino ha annunciato lo stop immediato alle esportazioni negli Usa: una “vendetta” annunciata poche ore dopo l’ennesima stretta di Washington sul fronte dei microchip. (Il Sole 24 ORE)