Austria, il leader dell'estrema destra Kickl cerca la coalizione: timori per equilibri politici Ue

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Il leader del partito della libertà Herbert Kickl ha invitato il partito popolare a colloqui di coalizione, segnalando l'intenzione di seppellire l'ascia di guerra tra i due partiti PUBBLICITÀ Secondo un analista politico, un "cambiamento di potere" all'interno dell'Unione Europea è inevitabile se il leader dell'estrema destra austriaca Herbert Kickl formerà un governo. Mentre Kickl si prepara a potenziali colloqui di coalizione con il conservatore Partito popolare austriaco (Övp), il politologo Peter Hajek ha affermato che "non c'è dubbio che con Kickl come Cancelliere federale ci sarà ovviamente anche un leggero spostamento di potere all'interno dell'Unione Europea". (Euronews Italiano)

Su altre fonti

Il Presidente Van der Bellen, nel suo intervento a Vienna dall’Hofburg, ha detto: “Il nostro Paese ha bisogno di un governo federale funzionante che deve essere solido e avere in modo affidabile più del 50 percento dei seggi nel Consiglio nazionale”. (Avanti Online)

E io preferisco stare in sala macchine piuttosto che nella cabina del capitano», disse una volta Herbert Kickl, l’uomo che potrebbe diventare il prossimo cancelliere dell’Austria. «La politica di partito funziona come una nave. (Corriere della Sera)

Il politico dell’ÖVP (Partito Popolare Austriaco) guiderà l’esecutivo nella delicata fase di formazione del governo, dopo l’uscita di scena sabato di Karl Nehammer. Da domani in Austria la carica di Cancelliere sarà affidata ad interim al Ministro degli Esteri Alexander Schallenberg. (RSI)

Uno scossone all'Europa quel filo bruno pro Putin che arriva a Orbán e Fico

VIENNA — Una marea di lucine rosse ondeggia davanti alla cancelleria, il grido di battaglia è “nazis raus”, ma ogni tanto qualcuno intona, in italiano, “siamo tutti antifascisti”. Un cartello recita “niente coalizioni con gli amici di Putin”. (la Repubblica)

Tre mesi fa, commentando i risultati delle elezioni in Austria, avevamo concesso un credito eccessivo ai politici europeisti di quel Paese. Attribuendo loro serietà e concretezza, ci eravamo detti certi che la strombazzata «storica vittoria» della destra nazionalista (di fatto una semplice maggioranza relativa, conseguita con meno del 30% dei suffragi) si sarebbe risolta in una vittoria di Pirro. (il Giornale)

L'attuale ministro degli Esteri ha 55 anni ed è nato a Berna, dove suo padre Wolfgang ricopriva il ruolo di ambasciatore austriaco (Sky Tg24 )