Cecilia Sala, l'operazione Italia-Usa sul fermo dell'iraniano e la trattativa per il rilascio

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Corriere Roma INTERNO

Con il passare delle ore e dei giorni, il sospetto che l’arresto di Cecilia Sala sia legato a quello dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedininajafabani (noto anche come Abedini) avvenuto tre giorni prima a Milano, sta diventando sempre più concreto. Quasi una certezza: la liberazione dell’una possibile solo se arriva quella dell’altro. Un intreccio tanto realistico quanto complicato da sciogliere, perché la giornalista italiana è stata presa dalle forze di sicurezza della Repubblica islamica che ora ne dispongono direttamente, mentre l’iraniano (che ha pure un passaporto svizzero) è stato catturato dalla polizia italiana per conto degli Stati Uniti d’America, che ne reclamano l’estradizione. (Corriere Roma)

La notizia riportata su altri media

La giornata inizia con Giorgia Meloni che informa della situazione e invita alla prudenza. Nella nota diffusa da Palazzo Chigi si legge che «il presidente del Consiglio segue con costante attenzione la complessa vicenda di Cecilia Sala fin dal giorno del fermo, il 19 dicembre. (Liberoquotidiano.it)

Solo attesa, preoccupazione e speranza di rivederla al più presto. Magari appuntare pensieri e sensazioni di questi giorni assurdi, senza libertà, in uno dei carceri più famosi e famigerati al mondo, quello di Evin. (Corriere della Sera)

Oggi che i due marò sono stati assolti, Latorre in una intervista al Giornale concessa a Matteo Carnieletto commenta a sua volta la situazione della Sala. (Liberoquotidiano.it)

Cecilia Sala in Iran, dove siete care femministe?

Sono le parole di Igor Boni, coordinatore di Europa Radicale, che ha organizzato un presidio in piazza Castello a Torino per chiedere la liberazione immediata di Cecilia Sala, arrestata in Iran il 19 dicembre 2024 e attualmente detenuta nel carcere di Evin. (LAPRESSE)

Il riferimento, ovviamente, è al caso dell’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, vicenda che gli Stati Uniti “seguono molto da vicino”. “Siamo a conoscenza” delle notizie sulla detenzione di Sala in Iran, il cui “regime sfortunatamente continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti paesi, spesso per utilizzarli come leva politica. (Il Fatto Quotidiano)

Dallo scorso 19 dicembre la giornalista del Foglio Cecilia Sala si trova rinchiusa in una cella nella prigione di Evin, carcere simbolo della repressione politica del regime di Teheran dove vengono detenuti dissidenti iraniani e cittadini stranieri considerati ostili dagli ayatollah. (Nicola Porro)