Demenza, il rischio può essere previsto fino a 20 anni prima del manifestarsi dei primi sintomi
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La demenza, una delle principali sfide sanitarie della nostra epoca, potrebbe essere individuata con decenni di anticipo. Secondo un rapporto della RAND Corporation, abilità cognitive, salute fisica e limitazioni funzionali possono fornire segnali precisi sul rischio di sviluppare la malattia fino a 20 anni prima che si manifestino i primi sintomi. Questi studi aprono nuove prospettive sia per gli anziani che per il sistema sanitario, consentendo di intervenire con strategie preventive, prepararsi meglio ai costi e alle esigenze di assistenza e migliorare la qualità della vita dei pazienti. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altri giornali
Il grasso viscerale è il grasso accumulato attorno agli organi interni nella cavità addominale. Per ridurlo, è fondamentale evitare determinati alimenti che favoriscono l’accumulo di grasso e compromettono il metabolismo. (Microbiologia Italia)
ma soprattutto si potrebbe scoprire addirittura 20 anni prima dalla comparsa dei primi sintomi. (il Giornale)
La correlazione è visibile già in persone di mezza età che non mostrano segni di deficit cognitivi. Pertanto, i ricercatori, che in un altro studio hanno osservato un ridotto apporto di sangue a livello cerebrale connesso all’obesità, ritengono plausibile che interventi volti a ridurre questa particolare forma di grasso possano contribuire a ridurre il rischio di sviluppare una forma di demenza in età più avanzata. (la Repubblica)
A sottolinearlo è uno studio presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America che aggiunge un tassello in più al lavoro discusso un anno fa nel corso dello stesso congresso. (Corriere della Sera)
Un recente studio condotto su persone tra i 40 e i 60 anni ha rivelato che maggiori concentrazioni di grasso viscerale possono essere il segnale di un rischio più alto di sviluppare la malattia di Alzheimer. (Fanpage.it)
Recentemente, un gruppo di ricercatori del Mallinckrodt Institute of Radiology della Washington University School of Medicine ha presentato uno studio che mette in luce un legame preoccupante tra il grasso viscerale, accumulato nella mezza età, e l'accumulo di proteine anomale nel cervello, segno distintivo dell'Alzheimer. (QUOTIDIANO NAZIONALE)