Alzheimer, il grasso viscerale predice la malattia sino a 20 anni prima della manifestazione dei sintomi

Alzheimer, il grasso viscerale predice la malattia sino a 20 anni prima della manifestazione dei sintomi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera SALUTE

Il grasso viscerale nella mezza età avrebbe un legame con le proteine anomale che si accumulano nel cervello, segno distintivo della malattia di Alzheimer e potrebbe predire la patologia venti anni prima della manifestazione dei sintomi della demenza. A sottolinearlo è uno studio presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America che aggiunge un tassello in più al lavoro discusso un anno fa nel corso dello stesso congresso. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Recentemente, un gruppo di ricercatori del Mallinckrodt Institute of Radiology della Washington University School of Medicine ha presentato uno studio che mette in luce un legame preoccupante tra il grasso viscerale, accumulato nella mezza età, e l'accumulo di proteine anomale nel cervello, segno distintivo dell'Alzheimer. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si deve remare tutti verso la stessa direzione, come è stato fatto in estate. Anche per il mercato invernale, il direttore sportivo Giovanni Manna e il tecnico del Napoli, Antonio Conte, si confronteranno. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

La demenza, una delle principali sfide sanitarie della nostra epoca, potrebbe essere individuata con decenni di anticipo. Secondo un rapporto della RAND Corporation, abilità cognitive, salute fisica e limitazioni funzionali possono fornire segnali precisi sul rischio di sviluppare la malattia fino a 20 anni prima che si manifestino i primi sintomi. (Tiscali Notizie)

Alimentazione, esercizio fisico e hobby: gli esperti rivelano tre fattori principali per combattere la demenza

Un recente studio condotto su persone tra i 40 e i 60 anni ha rivelato che maggiori concentrazioni di grasso viscerale possono essere il segnale di un rischio più alto di sviluppare la malattia di Alzheimer (Fanpage.it)

1. Zuccheri e Dolci Perché evitarli: Gli zuccheri raffinati aumentano i livelli di insulina, favorendo l’accumulo di grasso viscerale. (Microbiologia Italia)

Alzheimer, via libera al Lecanemab: è il primo farmaco a rallentare la malattia Lo studio Uno studio ha analizzato i dati sull'invecchiamento e la demenza provenienti dall'Health and Retirement Study per identificare i segnali di un possibile rischio di demenza anni prima che si manifesti. (leggo.it)