Roma, morte di Agata Spada dopo rinoplastica. Il datore di lavoro: “Era felice per l’intervento”
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"Era felice, aspettava da un sacco di tempo di fare quel piccolo intervento. Una cosa non invasiva, ci aveva detto. Era decisa a farlo e per niente preoccupata. E non lo ero neppure io, nessuno poteva immaginare una tragedia simile". A dirlo è Francesco Terranova, titolare della Rsa di Lentini (Siracusa) in cui lavorava Margaret Spada, la 22enne siciliana morta a Roma dopo un intervento di rinoplastica parziale in un centro medico dell'Eur. (Repubblica Roma)
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Rischia di aggravarsi la posizione dei due medici accusati di omicidio colposo per la morte di Margaret Spada, la ragazza di 22 anni deceduta nel corso di una operazione di rinoplastica parziale in un centro medico di Roma (Tiscali Notizie)
Le indagini sulla ragazza di Lentini (Siracusa) deceduta il 7 novembre all’ospedale Sant’Eugenio di Roma continuano, e la posizione dei due medici potrebbe aggravarsi. Margaret Spada “aveva solo un desiderio”: migliorare il suo “difetto fisico”, per questo aveva scelto di sottoporsi a un intervento di rinoplastica (Virgilio Notizie)
La puntata di Pomeriggio Cinque in onda mercoledì 13 novembre si apre sul caso di Margaret Spata, la 22enne di Lentini (in provincia di Siracusa) morta per una rinoplastica. Come ricostruito dalla trasmissione condotta da Myrta Merlino, la giovane era andata a Roma per sottoporsi a un intervento al naso e si sarebbe sentita male subito dopo la somministrazione dell'anestesia locale. (Mediaset Infinity)
Si attende l’esito dell’autopsia sul corpo di Margaret Spada, prevista per il 15 novembre, per capire le cause della morte della giovane ragazza. La 22enne ha perso la vita in seguito all’anestesia somministrata all’interno di uno studio gestito da padre e figlio. (Virgilio Notizie)
«Vedevamo uscire ragazze con i tamponi al naso come se fossero state appena operate» diceva una signora ma al civico 410 di viale Cesare Pavese - fra la Laurentina e l’Eur, quartieri a sud di Roma - non c’è nessun ospedale né clinica privata o convenzionata. (ilmessaggero.it)
«Lavorano qui da anni» ma fuori, fra i citofoni delle due scale del condominio e sul cancello in ferro verniciato di verde che chiede manutenzione, a parte il nome che potrebbe valere quanto quello di un comune residente, nessuna targa è lì apposta a spiegare quello che in molti vedevano e sapevano ovvero l’esistenza di un ambulatorio di medicina estetica. (ilgazzettino.it)