Giornata Mondiale della Pace, il Messaggio del Papa

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La Voce e il Tempo ESTERI

Giubileo – «Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace» è il titolo della 58ª Giornata mondiale della pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2025. Papa Francesco la collega all’Anno Santo e lancia tre appelli: «azzerare il debito delle Nazioni povere; eliminare la pena di morte; destinare all’educazione le risorse impiegate in armamenti» «Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace» è il titolo della 58ª Giornata mondiale della pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2025. (La Voce e il Tempo)

Ne parlano anche altre testate

«In questo giorno, che è come il cuore dell’Anno Santo della Misericordia, il mio pensiero va a tutte le popolazioni che più hanno sete di riconciliazione e di pace». (Toscanaoggi.it)

– “Preghiamo per la pace e non dimentichiamo la gente che soffre: la Palestina, Israele e tutti coloro che stanno soffrendo in Ucraina, nel Myanmar…”. Il nuovo appello per la pace è giunto anche oggi da Papa Francesco al termine dell’udienza generale in Vaticano, l’ultima prima del Natale. (Agenzia askanews)

Parlando della guerra, il Papa sottolinea che c’è “una grande ipocrisia: quello che mi preoccupa molto è che l’Ucrai… E’ urgente un trattato di pace per l’Ucraina, secondo papa Francesco: “Kiev sta mandando al fronte ragazzi di venti anni, ma non hanno molti uomini, invece i russi ne hanno molti”, afferma Bergoglio in una intervista alla emittente argentina cattolica Canal Orbe 21. (la Repubblica)

Papa, nuovo appello per la pace. Udienze su Gesù speranza del mondo

Il Papa ha evidenziato in particolare le tragedie in Ucraina e Terra Santa, descrivendo azioni definite «criminali» contro civili inermi. Denuncia una «tendenza universale all’autodistruzione tramite la guerra» e l’ipocrisia di parlare di pace mentre si alimentano i conflitti con la produzione di armi. (il Portico - Settimanale diocesano di Cagliari)

Il Giubileo deve essere un tempo di «rinnovamento totale». «A volte temo che venga associato al turismo religioso», e invece «è un momento di perdono, di gioia, di ricomposizione di tante cose personali e sociali. (Avvenire)

Nuovo appello del papa per la pace. Oggi all’udienza generale Francesco ha esortato i fedeli a non dimenticare la gente che soffre per la guerra, citando l’Ucraina, la Palestina, Israele e Myanmar. Servizio di Cristiana Caricato (TV2000)