La mafia degli evasori, c'è anche un grande affare a Marsala

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Virgilio ESTERI

C'è anche un grande affare a Marsala nell'inchiesta della Procura Europea ha portato alla luce una rete di frode fiscale ( ne parliamo qui ). Nell'inchiesta si parla anche dell'affare che... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Su altre fonti

Su richiesta degli Uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO), il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano ha emesso 47 provvedimenti restrittivi – 34 in carcere 9 agli arresti domiciliari e 4 misure interdittive – nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. (Luino Notizie)

Roma, 14 nov. - Associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, aggravata dal metodo mafioso. È l'accusa nei confronti di 47 persone a carico delle quali sono scattatate altrettante misure cautelari personali, sequestri di beni, valori e denaro per 520 milioni di euro, ricostruite false fatturazioni per 1,3 miliardi di euro. (Il Sole 24 ORE)

In un'indagine condotta dall'European Public Prosecutor's Office (EPPO) di Milano e Palermo, nome in codice "Moby Dick", sono stati eseguiti ordini di detenzione nei confronti di 43 sospettati. (LA STAMPA Finanza)

I soldi della frode da 1,3 miliardi nelle tasche dei boss (e in parte riciclati in orologi di lusso acquistati a Milano)

Imponenti i numeri dell’operazione che ha coinvolto forze dell’ordine e inquirenti di mezza Ue, Svizzera ed Emirati Arabi: oltre 200 gli indagati, 400 le società coinvolte, scoperte fatture per operazioni inesistenti per 1,3 miliardi. (Corriere della Sera)

C’è anche un aretino nella maxi inchiesta della guardia di finanza: secondo gli investigatori ci sarebbe un giro di affari di oltre un miliardo che ha portato a 43 arresti su tutto il territorio, da Nord a Sud. (LA NAZIONE)

Sono questi alcuni dei nickname (soprannomi) di Paolo Falavigna, detto Paolino, principale indagato nell’inchiesta che ieri (14 novembre) ha portato all’arresto di 43 persone (34 in carcere e 9 ai domiciliari) accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, aggravata dal metodo mafioso. (MilanoToday.it)