Meloni al Consiglio Ue: "A Italia verrà riconosciuto ruolo che le spetta"

Meloni al Consiglio Ue: A Italia verrà riconosciuto ruolo che le spetta
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
ilmessaggero.it INTERNO

"All'Italia verrà riconosciuto quello che le spetta, non in base alla simpatia che si ha per le posizioni del Governo o per il Governo nel suo complesso, ma per il ruolo dell'Italia, per il peso dell'Italia". Così il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del Consiglio europeo. Ebs Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Non mi pare sia emersa finora la volontà di tenere conto di ciò che i cittadini hanno detto nelle urne. Nel metodo e nel merito. Relativamente al merito, mi sono permessa di far notare che consideravo surreale che nella prima riunione, seppure informale, del Consiglio Europeo successiva alle elezioni, alcuni si presentassero direttamente con le proposte di nomi per gli incarichi apicali, frutto delle interlocuzioni tra alcuni partiti, senza neanche fingere di voler aprire una discussione su quali fossero le indicazioni arrivate dai cittadini con il voto. (il Giornale)

– Un’astensione non è mai una vittoria. Nonostante la iattanza dei partner franco-tedeschi, chiamarsi fuori dall’approvazione del quartetto di incarichi al vertice dell’Unione suonerebbe un pessimo viatico per i progetti di accreditamento istituzionale e internazionale della premier italiana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Consiglio europeo che deciderà i top jobs potrebbe segnare un punto di svolta per Giorgia Meloni. Il presidente del Consiglio è a un bivio e deve decidere se continuare a mostrarsi moderata e dialogante a Bruxelles, o se vuole prendere la strada del suo alleato Viktor Orban. (EuropaToday)

Il premier polacco Tusk riapre la partita Ue: "Non c'è Europa senza Italia, senza Meloni nessuna decisione"

Quella di Giorgia Meloni mercoledì 26 giugno alla Camera, è stata una vera e propria intemerata contro l’Europa «gigante burocratico», «invasivo», «ideologico», da cui i cittadini si stanno allontanando, «basta guardare i livelli di astensionismo», dove prevale la logica «del caminetto» – come si dice in gergo politico quando ci si riferisce ad un accordo tra i capi delle varie correnti – piuttosto che a quelle del consenso popolare. (L'Eco di Bergamo)

Tre giorni fa uno dei “negoziatori” del Ppe, il premier greco Mitsotakis (che pure era sensibile ad un dialogo con la destra), era stato incaricato di parlare con la presidente del Consiglio italiana per descrivere la situazione. (la Repubblica)

La decisione spetta al Consiglio europeo. È un malinteso: a volte servono delle piattaforme politiche specifiche per agevolare il processo, la posizione comune dei tre maggiori gruppi serve a facilitare il processo. (Secolo d'Italia)