Ottavia, gli ultimi 2 km nell’abisso: “Stanca e ferita, ma non molla”. Il punto sui soccorsi

Ottavia, gli ultimi 2 km nell’abisso: “Stanca e ferita, ma non molla”. Il punto sui soccorsi
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Bergamo. Mancano 'solo' 2 chilometri, ma i tempi non sono quelli di una passeggiata. A rallentare le operazioni, al momento, è la stanchezza. Quella che inizia a farsi sentire in Ottavia Piana, senza però fiaccarne eccessivamente il corpo e lo spirito: "Regge bene, nonostante tutto". Nonostante le fratture alle vertebre, alle costole, agli arti. "Sta soffrendo la lunga permanenza in grotta. Ha bisogno di riposo, non possiamo più trasportarla senza interruzioni come all'inizio". (BergamoNews.it)

Su altri giornali

Ottavia Piano recuperata dalla grotta: il racconto del soccorritore (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nutrita con gel energetici e accompagnata da un anestesista. Così dalla sua barella Ottavia Piana procede la lenta risalita dall'Abisso di Bueno Fonteno insieme a una ventina di soccorritori presenti nella grotta. (il Giornale)

Nell’ultimo tratto i soccorritori hanno potuto accelerare il passo, anche su suggerimento dei sanitari che dovranno ora valutare con attenzione le sue condizioni di salute. È stata portata fuori dalla grotta alle 3.15 di questa notte la speleologa Ottavia Piana, bloccata a seguito di una caduta nell’Abisso Bueno Fonteno, nel bergamasco, da sabato pomeriggio. (Il Fatto Quotidiano)

«Adesso Ottavia è in buone mani». La speleologa tratta in salvo nella notte. Ferita, sarà trasferita in ospedale in elicottero

La speleologa 32enne bresciana è stata estratta dalla grotta l’Abisso Bueno Fonteno, dove, da sabato 14 dicembre, era intrappolata dopo essere caduta e essersi ferita, durante l’esplorazione di un tratto sconosciuto della grotta. (L'Eco di Bergamo)

La donna è stata portata in salvo dalla grotta di Bueno Fonteno dove era rimasta intrappolata sabato scorso a causa di un incidente. (Corriere TV)

Ad attenderla un elicottero che la trasferirà probabilmente all’ospedale di Bergamo per una valutazione del suo stato di salute. «L’ultimo tratto è stato percorso più velocemente del previsto, grazie alla preventiva rimozione delle ostruzioni in vari punti della grotta e per la scelta fatta dai dottori di evitare soste prolungate», aveva comunicato nella tarda serata di ieri il Soccorso alpino che si sta occupando delle operazioni di salvataggio. (Corriere della Sera)