Trump e l’Asia: preoccupazione dopo le prime nomine

Trump e l’Asia: preoccupazione dopo le prime nomine
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Agenzia askanews ESTERI

Roma, 28 nov. – L’Asia si prospetta come il fulcro del secondo mandato della presidenza Trump negli Usa, così come fu il primo, e il presidente eletto sta delineando la sua squadra per affrontare la questione centrale dei rapporti economico-commerciali con la Cina. E le prime nomine suscitano preoccupazione non solo a Pechino, ma anche nelle capitali amiche della regione.Trump torna al potere dopo quattro anni, con uno scenario molto cambiato rispetto all’inizio del primo mandato, quando dové imprimere una forte sterzata protezionista a una situazione internazionale fortemente globalizzata. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altre testate

Milano, 28 nov. - Pechino sostiene che l'aumento dei dazi sulla Cina minacciato dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump a causa del suo presunto ruolo nell'alimentare la crisi del fentanyl negli Stati Uniti "non risolverà i problemi degli Stati Uniti". (Il Sole 24 ORE)

Dal Messico arrivano due terzi dei vegetali importati: oltre ai rincari si rischiano carenze Le minacce di Trump potrebbero essere un bluff. (Il Sole 24 Ore premium)

Mentre il mondo continua a essere scosso dai conflitti armati, all’orizzonte già si staglia la sagoma di una nuova guerra commerciale. A prometterla, o meglio minacciarla, è Donald Trump. (il manifesto)

Cina in rosso, il Messico avverte: a rischio 400.000 posti di lavoro negli Usa con i dazi. Ecco i produttori di auto più a rischio

E rispetto allo yuan cinese? Il rialzo è solamente del 3,5%. Il dollaro contro l’euro ha guadagnato circa il 5,5%. (Il Sole 24 Ore premium)

Bala Ramasamy, noto economista e preside associato della China Europe International Business School (con sede principale a Shanghai), spiega quello che può succedere tra le due grandi… Dazi, sanzioni, restrizioni alle catene di approvvigionamento. (La Stampa)

La Corea del Sud taglia i tassi a sorpresa dello 0,25%. Giornata di grande volatilità in Asia, domina la paura dei dazi con l’insediamento di Trump a gennaio. (Milano Finanza)