L’analista: "Trump ha un'ossessione per i dazi, ma la Cina non lo teme"

L’analista: Trump ha un'ossessione per i dazi, ma la Cina non lo teme
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La Stampa ESTERI

Con il ritorno di Donald Trump, la Cina si prepara a una possibile nuova guerra commerciale con gli Stati Uniti. Wang Wen, preside e professore del Chongyang Institute for Financial Studies della prestigiosa Renmin University di Pechino, spiega la prospettiva cinese sui dazi minacciati dal prossimo inquilino della Casa Bianca. Donald Trump ha minacciato ulteriori dazi sui prodotti cinesi. Pensa che il prossimo presidente degli Stati Uniti intenda procedere con tariffe fino al 60%, come ha dichiarato in campagna elettorale, oppure no?«La Cina è psicologicamente preparata alla politica di Trump di aumento dei dazi. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Le minacce di Trump potrebbero essere un bluff. Per gli Stati Uniti Ottawa è fornitore quasi insostituibile di petrolio, nickel, uranio. (Il Sole 24 Ore premium)

La Corea del Sud taglia i tassi a sorpresa dello 0,25%. Giovedì è Thanksgiving Day, Wall Street è chiusa (Milano Finanza)

E le prime nomine suscitano preoccupazione non solo a Pechino, ma anche nelle capitali amiche della regione.Trump torna al potere dopo quattro anni, con uno scenario molto cambiato rispetto all’inizio del primo mandato, quando dové imprimere una forte sterzata protezionista a una situazione internazionale fortemente globalizzata. (Agenzia askanews)

Pechino: l'aumento dei dazi non risolverà i problemi degli Stati Uniti

TAIPEI. Bala Ramasamy, noto economista e preside associato della China Europe International Business School (con sede principale a Shanghai), spiega quello che può succedere tra le due grandi… (La Stampa)

I dazi di Trump fermeranno l’epidemia da fentanyl? di Biagio Simonetta 27 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Milano, 28 nov. - Pechino sostiene che l'aumento dei dazi sulla Cina minacciato dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump a causa del suo presunto ruolo nell'alimentare la crisi del fentanyl negli Stati Uniti "non risolverà i problemi degli Stati Uniti". (Il Sole 24 ORE)