Champions: il cuore di Thiago ha cambiato il volto della Juve, Bologna commovente. Atalanta che bellezza
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ma queste italiane che cosa fanno? Il simbolo di una serata storica è la Juve di Thiago Motta, non la Juventus, ma proprio la Juve di Thiago Motta, che rimasto in dieci a più di mezz’ora dalla fine, toglie un difensore, Savona, e mette un uomo offensivo come Douglas Luiz, che appena entrato procura il rigore che dovrebbe spianare la strada al Lipsia. Ma questa Juve, che perde in un colpo solo Bremer e Nico Gonzalez infortunati e Di Gregorio espulso, ribalta la partita in inferiorità numerica, andando a vincere a casa del Lipsia. (Tiscali)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Thiago Motta perfetto. Abbiamo invaso la Germania di bellezza. (La Gazzetta dello Sport)
Aston Villa-Bayern Monaco 1-0 79′ Duran Lipsia-Juventus 2-3 30′ e 65′ Rig. Sesko (L), 50′ e 68′ Vlahovic (J), 82′ Conceição (J) (SportItalia.it)
Dopo il sorprendente successo contro il Barcellona, la squadra del principato ha strappato un pareggio all’ultimo respiro in casa della Dinamo Zagabria grazie a un rigore trasformato dal centrocampista elvetico che ha siglato il 2-2 finale. (RSI.ch Informazione)
Dopo aver sconfitto in campionato il Genoa di Alberto Gilardino, la Juventus ha vinto anche in Champions League. I bianconeri, infatti, hanno appena battuto in trasferta il duro ostacolo del Lipsia con il risultato di 2-3. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Primo tempo clamorosamente negativo per la Juventus tra svantaggio, infortuni e un rigore netto non assegnato Incredibile decisione arbitrale nel corso del primo tempo di Lipsia-Juventus, valevole per la seconda giornata del girone unico di Champions League. (SpazioJ)
Invece è stata indimenticabile, la scorsa notte di Champions League, che ha visto matar la fiera città di Madrid, le sue due squadre, il Real e l’Atletico (e in più aggiungeteci il Girona) spalancando così la porta ai diluvi letterari: dubbi, crisi, dolori, domande senza risposta, perplessità. (La Gazzetta dello Sport)