Nadia Cassini, il marito Giuseppe Surfaro: «Aveva doti artistiche, non solo estetiche. Ma i grandi artisti non sono mai stati "profeti in patria"»

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Nadia Cassini si è spenta all'età di 76 anni martedì 18 marzo dopo una lunga e dura lotta contro la malattia. Quando si è appresa la notizia della sua morte, tutto il mondo dello spettacolo si è mobilitato con messaggi d'affetto in suo ricordo e nei confronti della figlia Kassandra Voyagis e del marito Giuseppe Surfaro. Proprio quest'ultimo è stato intervistato da La Volta Buona e ha ricordato la moglie Nadia spiegando che il mondo dello spettacolo non le mancava più. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Eppure, anche lui era tra i tanti uomini che la ritenevano «la donna più bella del mondo». Pupi Avanti lo dichiara: «Non sono abbastanza informato sulla carriera di Nadia Cassini». (Corriere della Sera)

Nadia Cassini è stata molto più di un’icona sexy della commedia italiana degli anni ‘70 e ‘80. Attrice, ballerina e cantante, ha saputo conquistare il pubblico con la sua bellezza magnetica e il suo talento, diventando una delle protagoniste indiscusse della televisione italiana. (Massimiliano Marras)

A centrocampo, gli assist sicuri di Renzo Montagnani, Lino Banfi, Lando Buzzanca. Se ne va, a 76 anni, uccisa da un male incurabile, a Reggio Calabria, dove viveva da tempo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Chi è Nadia Cassini Cassini era nata a Woodstock, negli Stati Uniti, il 2 gennaio del 1949, da padre statunitense di origini tedesche e da madre statunitense di origini italiane, con il nome di Gianna Lou Muller . (AMICA - La rivista moda donna)

C'è un film in cui Nadia Cassini si doppiava da sola, ed è L'assistente sociale tutta pepe e tutta sale, diretto da Nando Cicero (uno specialista di commedie erotiche che però aveva un quarto di nobiltà perché da giovane era l'aiuto regista fisso di Luchino Visconti (Senso), Roberto Rossellini (Vanina Vanini) e Francesco Rosi (Salvatore Giuliano). (La Stampa)

Da un lato c’erano i porno soft all’italiana, dove brillavano Edwige Fenech, Gloria Guida, con Vitali, Banfi, Monagnani, D’Angelo a guardarle dal buco della serratura, dall’altra i veri film sexy che trovarono spazio e pubblico nei locali a luci rosse, di cui il primo fu aperto a Milano il 15 novembre 77 con «Gola profonda». (Corriere della Sera)