TS - Da Antognoni a Eriksen fino a Manfredonia: quanti casi come Bove nel calcio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L'edizione odierna di Tuttosport ripercorre i precedenti simili a quelli di Edoardo Bove, partendo da quello riguardante Davide Astori, scomparso improvvisamente il 4 marzo 2018 mentre era in ritiro con la Fiorentina. Il 22 novembre 1981, invece, sempre con la Fiorentina accadde il dramma di Antognoni. Al 55' della gara casalinga contro la fiorentina fu colpito alla testa dopo uno scontro di gioco con Silvano Martina e il cuore si fermò per circa trenta secondi. (Fcinternews.it)
Ne parlano anche altre testate
Edoardo Bove ha passato una notte tranquilla in seguito al malore - un arresto cardiaco, a quanto si è appreso - accusato in campo il 1 dicembre durante la partita Fiorentina-Inter, e secondo quanto filtra il giovane è stato estubato. (leggo.it)
La sfilata di calciatori della Fiorentina all'ospedale di Careggi dove è ricoverato Edoardo Bove prosegue anche questa mattina. Da sottolineare l'arrivo del portierone viola, David De Gea. Occhiali da sole e sguardo basso, l'estremo difensore gigliato è entrato all'interno della struttura in tutta fretta, senza rilasciare dichiarazioni. (fiorentinanews.com)
Il calciatore non è più intubato ed è sveglio. I medici del policlinico fiorentino continuano a seguire il paziente e programmano gli accertamenti da fare. (La Repubblica Firenze.it)
Il primo referto medico di Edoardo Bove al suo arrivo all'ospedale Careggi di Firenze parla di arresto cardiaco dovuto a una torsione di punta, che è una tachicardia ventricolare che può trasformarsi in fibrillazione. (Fanpage.it)
Vocegiallorossa.it Durante Fiorentina-Inter, Edoardo Bove ha accusato un malore che ha comportato l'immediato ricovero in ospedale e la sospensione della partita. Ecco gli aggiornamenti in tempo reale del calciatore ex Roma: (Voce Giallo Rossa)
Quelli di Sky, ieri, lo hanno fatto nel modo migliore: telecronista e opinionista, Maurizio Compagnoni e Luca Marchegiani, hanno scelto lunghi silenzi che valevano più di mille parole. (il Giornale)
