Maserati, Tavares prende tempo

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ECONOMIA

Motori surriscaldati sotto la Ghirlandina: fumata nera dopo l’incontro di ieri tra la Fiom Cgil e l’ad di Stellantis Carlos Tavares, giunto a Modena di buon mattino per dribblare il picchetto dei lavoratori di Maserati in sciopero dalle 8. Mentre la Ferrari, pur vantando ricavi in crescita, ha subìto un tonfo del 7 per cento in Borsa. Il ceo di Stellantis ha visitato lo stabilimento di via Menotti per incontrare il nuovo amministratore del Tridente, Santo Ficili, il management e i sindacati.

Mesi e mesi di tensioni, da una parte all’altra dell’Oceano Atlantico, per il gruppo industriale. Non si respira un’aria leggera anche se i diversi impegni nei saloni più prestigiosi del mondo hanno mostrato una importante e rivoluzionaria vetrina di innovazione per Stellantis. Si è parlato tanto della crisi del gruppo e dei risultati economici, in una parola forse riduttiva, deludenti. Si è discusso tanto del destino di alcuni di quei 14 marchi all’interno del gruppo che sarebbero stati definiti dal numero Uno di Stellantis “poco redditizi”, salvo poi tenerli stretti senza rimorsi.

Era il giorno della visita dell’amministratore delegato di Stellantis Carlo Tavares alla sede centrale di Modena della Maserati per una giornata di lavoro con il nuovo ceo del Tridente, Santo Ficili, il management team e i sindacati. Il super manager è stato accolto dalla protesta e dallo sciopero dei lavoratori che hanno manifestato davanti ai cancelli dello stabilimento al grido di “Basta stipendi d’oro ai manager” in un momento di incertezza e crisi del mercato delle auto.

Carlo Calenda non risparmia ormai da tempo critiche ed accuse al vertice di Stellantis, il cui primo socio è la famiglia Agnelli tramite la scatola societaria Exor e per questo esprime il presidente John Elkann.