Silenzio a San Siro, la protesta della Curva Sud durante Milan-Udinese

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SPORT

In un San Siro insolitamente silenzioso, la Curva Sud, cuore pulsante del tifo rossonero, ha scelto di non intonare alcun coro durante la partita tra Milan e Udinese. Questa decisione, che ha lasciato lo stadio in un'atmosfera surreale, è legata agli sviluppi dell'inchiesta "Doppia Curva", che ha portato all'arresto di 19 ultras tra Inter e Milan. Tra gli arrestati figura Daniele Cataldo, 52 anni, braccio destro del capo della Curva Sud milanista Luca Lucci, accusato di tentato omicidio e associazione per delinquere.

L'inchiesta, che ha fatto luce su un agguato avvenuto il 12 aprile 2019 in via Cadore a Milano, ha visto Enzo Anghinelli colpito da colpi di pistola sparati da due persone fuggite a bordo di uno scooter. Questo episodio, insieme ad altri fatti di cronaca, ha scosso profondamente l'ambiente ultras, portando a una riflessione interna e alla decisione di manifestare il proprio dissenso attraverso il silenzio.

La scelta di non tifare, di non esporre striscioni e di rimanere in silenzio durante la partita contro l'Udinese, rappresenta un segnale forte e chiaro. La Curva Sud ha voluto così esprimere il proprio disappunto e la propria preoccupazione per le conseguenze dell'inchiesta, che ha messo in luce dinamiche oscure e violente all'interno del mondo ultras. Questo silenzio, che ha avvolto San Siro in un'atmosfera quasi irreale, è stato percepito da molti come un grido di protesta, un modo per far sentire la propria voce senza alzare il tono.

La partita, giocata in un clima di tensione e riflessione, ha visto il Milan schierarsi con una formazione inedita, con Maignan tra i pali, Emerson, Thiaw, Pavlovic e Terracciano in difesa, Reijnders e Fofana a centrocampo, e Chukwueze, Pulisic, Okafor e Morata in attacco.