Protesta la Siria che non crede nella «generosità di Allah»

Protesta la Siria che non crede nella «generosità di Allah»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il manifesto ESTERI

Oggi a Damasco avrà luogo una nuova protesta davanti alla sede del ministero dell’Istruzione, contro la modifica dei testi scolastici da parte dell’amministrazione siriana ad interim: una novità, la prima bozza della riforma, che ha suscitato clamore anche sui media internazionali. IN UN LIBRO DI STUDI ISLAMICI di primo grado, fra chi è fuori della retta via sono indicati cristiani ed ebrei. Martire non è chi si sacrifica per la patria ma per Dio (il manifesto)

Su altri media

L’intervista è stata condotta da Taher Barakeh, giornalista senior del notiziario del rinomato canale satellitare internazionale con sede in Arabia Saudita, Al Arabiya. Questa è la prima intervista televisiva concessa da Ahmad Al Sharaa, Capo dell’Amministrazione Transitoria Siriana, trasmessa dal canale Al Arabiya il 29 dicembre 2024. (La Luce)

Finora il più grande successo di Ahmed al-Sharaa in Siria è stato il rovesciamento di Bashar al-Assad da parte dell’opposizione armata. Adesso la sfida principale per Ahmed al-Sharaa, meglio noto come al-Jolani, è estendere a tutta la Siria l’autorità delle sue forze, compresa la regione nord-orientale del Paese, attualmente controllata dalle Forze democratiche siriane (SDF). (ISPI)

Chi ha vinto e chi ha perso con la fine del regime di Assad in Siria. Conversazione con l’analista del CeSI Tiziano Marino. Come cambierà la Siria dopo Assad (Start Magazine)

Al-Jolani: le elezioni in Siria potrebbero tenersi tra 4 anni

La Siria è un paese complesso, ricco di sfaccettature che in questo momento sono quanto mai pericolose. La caduta del regime di Bashar Al Assad ha portato ad un vuoto, una sorta di limbo dove si dovrà capire come ricostruire il paese in modo tale che non imploda come hanno fatto altri paesi dopo una dittatura. (articolo21)

Uno di questi media ha riferito di elementi affiliati a HTS che commettono violenze contro gli alawiti siriani. (Rights Reporter)

Roma, 29 dic. – Potrebbero volerci fino a quattro anni per tenere le elezioni in Siria. (Agenzia askanews)