"Condotta disumana e sprezzo della vita". Così il capo della ditta lasciò morire Satnam

Condotta disumana e sprezzo della vita. Così il capo della ditta lasciò morire Satnam
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il Giornale INTERNO

Ascolta ora 00:00 00:00 «Navi si poteva salvare». Fatali, per Satnam Singh, 31 anni, quei 7 chilometri sul furgone con il braccio amputato e la grave emorragia in atto, per poi essere scaricato in mezzo alla strada dal suo datore di lavoro. Antonello Lovato, 37 anni, è stato arrestato su mandato della Procura di Latina. Le principali accuse? Omicidio doloso e omissione di soccorso. «Sulla scorta delle risultanze della consulenza medico legale - scrive il gip Giuseppe Molfese che firma l'ordinanza di custodia cautelare in carcere -, la Procura ha variato l'ipotesi di reato inizialmente configurata (omicidio colposo) e ha contestato il reato di omicidio doloso con dolo eventuale (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Il gip nell'ordinanza con cui ha risposto la custodia cautelare in carcere per Antonello Lovato: "Da lui condotta disumana" (LAPRESSE)

Invece, il suo datore di lavoro Alessandro Lovato, per non far scoprire che era impiegato al nero e che la sua azienda non rispettava le norme di sicurezza sul lavoro, lo ha lasciato agonizzare per un’ora e mezza prima di caricarlo su un furgoncino, con il braccio amputato messo in una cassetta della frutta. (il manifesto)

Satnam Singh, svolta nelle indagini sulla morte del bracciante agricolo indiano, lasciato agonizzante davanti a casa dopo che un macchinario gli aveva tranciato il braccio di netto: il suo datore di lavoro Antonello Lovato è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. (OGGI)

Satnam Singh poteva essere salvato, arrestato il datore di lavoro del bracciante indiano morto a Latina

La notizia è stata resa nota dalla Procura di Latina, che ha spiegato come, a seguito delle risultanze della consulenza medico-legale, l'ipotesi di reato inizialmente configurata come omicidio colposo sia stata variata in omicidio doloso con dolo eventuale (Famiglia Cristiana)

Anche da Vicenza e provincia per partecipare alle Brigate del Lavoro nell’Agro Pontino perchè non accada mai più che un lavoratore sfruttato venga addirittura lasciato morire dopo un incidente sul lavoro. (altovicentinonline.it)

L'uomo non aveva i documenti e lavorava come bracciante non in regola, il datore di lavoro non lo ha portato al pronto soccorso direttamente e quando lo ha portato a sua moglie Soni, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ha iniziato a ripeterle che ormai Satnam era morto e non ha ascoltato le richieste di chiamare i soccorsi. (Vanity Fair Italia)