Nomine Ue, Meloni e la negoziazione per la vicepresidenza, la terna tra Fitto, Crosetto e Cingolani, le condizioni a von der Leyen: deleghe con portafoglio e competenze esclusive

Nomine Ue, Meloni e la negoziazione per la vicepresidenza, la terna tra Fitto, Crosetto e Cingolani, le condizioni a von der Leyen: deleghe con portafoglio e competenze esclusive
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Il Giornale d'Italia ESTERI

La poltrona di vicepresidente, deleghe con portafoglio e competenze esclusive. Sono queste le condizioni dettate da Giorgia Meloni a Ursula von der Leyen. Dopo la scelta di dire no ad Antonio Costa e Kaja Kallas e di astenersi su Ursula, la premier prosegue la sua campagna per ottenere una poltrona di peso. All'estero viene descritta come colei che vuole "stravolgere gli equilibri", mentre alti funzionari Ue e rappresentanze diplomatiche degli stati membri dell’Unione Europea parlano di "errori strategici" che oggi le costano l’isolamento. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altri giornali

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E non c’è decisione senza il primo ministro Meloni». L’unica intenzione, e l’unico motivo per cui abbiamo preparato questa posizione comune, è quella di facilitare questo processo. (Il Sole 24 ORE)

La sera delle europee, mentre in tutta l’Unione si procedeva con lo spoglio e in Italia si votava ancora, un minuto dopo l’annuncio di disfatta da parte di Emmanuel Macron e lo scioglimento dell’assemblea nazionale in Francia, a Berlino, a Madrid e ai quartieri alti dell’Ue è scattato subito un imperativo inderogabile: sulle nomine europee per la prossima legislatura bisogna fare presto. (L'HuffPost)

Il dilemma di von der Leyen tra Verdi e Fdi

Durante il Consiglio europeo sono state prese decisioni importanti come le nomine della presidente della Commissione, dell'Alta Rappresentante dell'Ue e del presidente del Consiglio europeo, ma non solo: è stata approvata l'Agenda strategica ed è stata rinnovata la strategia europea su Ucraina e Medio Oriente. (Fanpage.it)

– “Non ha capito la differenza tra l’Italia e la maggioranza". E adesso potrebbe accadere che Ursula von der Leyen e le componenti del Ppe più favorevoli all’integrazione della destra di governo italiana nella maggioranza europea "si ricompattino e si arrocchino" a scapito non solo dei conservatori europei di Ecr guidati da Giorgia Meloni, ma del nostro Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il dilemma di von der Leyen tra Verdi e Fdi (AGI - Agenzia Italia)