Buffon: “Ho scelto di tornare a Parma ascoltando 'Bella di Jovanotti'"

Buffon: “Ho scelto di tornare a Parma ascoltando 'Bella di Jovanotti'
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TUTTOmercatoWEB.com A margine della presentazione del suo libro “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”, Gianluigi Buffon ha parlato della sensazione che ha vissuto durante il ritiro. Queste le dichiarazioni: “Per un uomo di 45 anni agli occhi di tutti é una cosa normale, una consuetudine. Ad un anno e mezzo da quel giorno sono molto più sereno rispetto a 15-16 mesi fa. Per uno che ha fatto la vita che ho condotto io il ritiro é la prima morte che devi affrontare. (Parma Live)

Su altri media

(Adnkronos) – Con profondo rispetto per le radici culturali e con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico per le generazioni future, si è siglato nei giorni scorsi uno storico gemellaggio tra il celebre sito Unesco di Villa d’Este a Tivoli e il Palazzo d’Estate a Pechino. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Gianluigi Buffon, quando ha esordito in Nazionale? «Non avevo ancora compiuto 15 anni. Nebbia. (Corriere della Sera)

Le voci dei protagonisti, le esclusive di mercato e tanto altro su TMW: di seguito le notizie più importanti di oggi. Lazio, a Formello si rivedono Mandas e Marusic. (TUTTO mercato WEB)

Buffon: “Dopo la Champions col Milan arrivò la depressione: ne uscii con la pittura. Allegri? Vi racconto di quando scrisse un 3 sulla lavagna”

Il perché del titolo è tutto in un aneddoto. Gianluigi Buffon, una vita tra i pali da leggenda della Juve e della Nazionale, ha aperto così la presentazione di “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”, alla Mondadori in Piazza Duomo, a Milano. (ilgazzettino.it)

Buffon, il rimpianto su Alena Seredova: “Un dolore farla soffrire", poi il giudizio (sorprendente) sul suo nuovo marito L’ex portiere della Nazionale ha parlato della sua famiglia allargata, elogiando anche Alessandro Nasi: “Ha reso i miei figli persone migliori” Gianluigi Buffon si racconta. (Libero Magazine)

I vecchi portieri li riconosci dalle mani ferite, dai fianchi dolenti, dalle tante volte che sono caduti fino a sanguinare“. I campi della mia giovinezza erano gli stessi degli anni 70: l’area dura come il cemento. (Il Fatto Quotidiano)