David Lynch soffre di enfisema, dirigerebbe solo a distanza: "Sono costretto a rimanere a casa"

È sul nuovo numero di Sight & Sound che David Lynch rivela che difficilmente girerà mai più un film. Il motivo è la salute, in quanto gli è stato diagnosticato un enfisema, e il regista non vuole rischiare di contrarre il COVID e peggiorare così la sua situazione: Ho preso l’enfisema per aver fumato così a lungo e quindi sono costretto a rimanere a casa, che mi piaccia o no… E ora, a causa del COVID, sarebbe molto grave per me ammalarmi, anche solo di un raffreddore. (BadTaste.it Cinema)

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E poi c’è il Covid, per me sarebbe un guaio vero se mi dovessi ammalare, anche se dovesse essere solo un raffreddore». In un’intervista concessa a Sight and Sound per il numero in uscita a settembre, David Lynch ha raccontato di avere un enfisema polmonare e di non potere più uscire di casa: «Sono bloccato, che mi piaccia o no. (Rivista Studio)

“Ho un enfisema polmonare, non posso uscire e camminare troppo senza ossigeno”. Le dichiarazioni del regista di Twin Peaks hanno scosso il mondo del cinema e soprattutto i milioni di suoi fan nel mondo che da anni rilevano tracce del cineasta del Montana solo attraverso le brevi clip che rilascia su Youtube riguardanti le “sue” previsioni del tempo. (Il Fatto Quotidiano)

Tuttavia, il regista non ha nessuna intenzione di abbandonare la macchina da presa e sta pensando di lavorare e dirigere gli attori da remoto. «Non andrò mai in pensione», ha scritto su X. (Vanity Fair Italia)

Il regista dei film 'The Elephant Man', 'Dune' e 'Velluto blu' ha risposto a un'intervista rilasciata alla rivista britannica 'Sight & Sound'. Il regista di 'Twin Peaks' David Lynch annuncia di avere un enfisema (Adnkronos)

Oggi è stato reso noto che a David Lynch è stato diagnosticato un enfisema, che lo ha costretto al riposo e che probabilmente gli renderà molto difficile continuare a dirigere nuovi progetti in prima persona. (IlCineocchio.it)

Che, proprio a causa dell’enfisema, potrebbe subire una brusca frenata. «Sono costretto a stare in casa, che mi piaccia o no. Non posso uscire. Posso camminare solo per poco prima di finire senza ossigeno». (Rolling Stone Italia)