Cecilia Sala in carcere in Iran. Tajani sulla diplomazia degli ostaggi: "Evitiamo strumentalizzazioni, danneggiano le trattative"

Cecilia Sala in carcere in Iran. Tajani sulla diplomazia degli ostaggi: Evitiamo strumentalizzazioni, danneggiano le trattative
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L'HuffPost INTERNO

"Stiamo lavorando per la liberazione di Cecilia Sala, evitiamo di fare strumentalizzazioni e fare polemiche. Tutto si svolge nel massimo riserbo. La detenzione del cittadino iraniano si svolge nel rispetto delle regole, nella tutela delle persone che non sono condannate, ma noi stiamo lavorando per la liberazione di Cecilia". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, int… (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

Che avanzano un’ipotesi secondo cui il suo arresto potrebbe essere collegato a un altro arresto avvenuto a Malpensa tre giorni prima: quello dell’iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, su esecuzione di un ordine di cattura spiccato dagli Usa. (Agenzia askanews)

Secondo la Federazione Internazionale dei Giornalisti, 104 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi durante l’anno, con oltre la metà delle morti avvenute in Palestina. Con l’arresto di Cecilia Sala a Teheran, l’anno si chiude con un pesantissimo bilancio per il giornalismo nel mondo. (il manifesto)

"Sfortunatamente il regime iraniano continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti paesi, spesso per utilizzarli come leva politica. Lo afferma un portavoce del Dipartimento di Stato. (Tiscali Notizie)

Cecilia Sala, l'ombra della "diplomazia degli ostaggi" per l'arresto di un iraniano a Malpensa: l'ipotesi

Con l’obiettivo di intavolare una trattativa coperta col regime iraniano. ROMA — Sette giorni di silenzio. (la Repubblica)

Dal totalitarismo islamista liberticida e misogino, dalla notte teocratica in cui l’unico diritto è costituito dalla sharia e dall’arbitrio degli ayatollah. Se la detenzione della giornalista italiana nel carcere di Evin (destinato espressamente a reprimere il dissenso e tetramente noto per la sistematica violazione dei diritti umani) innesca quell’orrore unanime, è perché di fronte al volto, alla storia, alla persona con la cui penna e la cui voce abbiamo confidenza quotidiana, le costruzioni ideologiche franano, gli esotismi intellettuali evaporano, le idealizzazioni codarde del regime si sfaldano. (Liberoquotidiano.it)

Giovedì 19 dicembre doveva essere il suo ultimo giorno di lavoro in Iran. L’indomani Cecilia Sala sarebbe rientrata in Italia con un volo già prenotato. (Secolo d'Italia)