Attivisti di Mediterranea spiati: “Il vero obiettivo è la Corte penale internazionale”
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“Questa non è semplicemente un’attività contro di noi, ma un’attività contro la Corte penale internazionale, con cui collaboriamo da tempo. L’unica spiegazione per l’uso di un software così invasivo è acquisire materiale senza lasciare traccia”. A poche ore dalla rivelazione di Repubblica, che ha raccontato come il sottosegretario Mantovano al Copasir abbia ammesso l’uso di Paragon per l’intercettazione preventiva di diversi esponenti di Mediterranea, è questa la lettura che dà Luca Casarini, capomissione e fondatore dell’ong. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Così la Ong Mediterranea sul caso di spionaggio a danno di attivisti e giornalisti italiani. Ieri Il Fatto ha rivelato che, nel caso degli attivisti intercettati con il software della società israeliana Paragon, … (Il Fatto Quotidiano)
Il nostro commento dopo le ammissioni del Sottosegretario del Governo Meloni davanti al Copasir (Mediterranea - Saving Humans)
"Apprendiamo dalla stampa, visto che ci è impedito di essere presenti al Copasir, che ieri il sottosegretario con la delega ai Servizi Alfredo Mantovano, in audizione al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha ammesso che i nostri 007 hanno spiato gli attivisti di Mediterranea Saving Humans con lo spyware di Paragon Solution Graphite. (Civonline)

"Li abbiamo beccati con le mani nel sacco", ha scritto l'organizzazione in una nota dopo le indiscrezioni sull'audizione del sottosegretario al Comitato parlamentare, che avrebbe ammesso l'utilizzo dello spyware per un'indagine preventiva dell'Aise sull'immigrazione. (Il Fatto Quotidiano)
Questa 'legale' ma illegittima attività che colpisce attivisti e oppositori politici del governo nei loro piani non doveva venire alla luce. E invece il diavolo fa le pentole ma non i coperchi: è stata smascherata a livello mondiale una operazione segreta, degna di un regime". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’ong Mediterranea è un problema di sicurezza nazionale. Un’ammissione che segue quelle fornite a febbraio, sempre davanti al comitato parlamentare di controllo sul loro operato, dai direttori di Aisi e Aise: il software è a disposizione e viene utilizzato. (il manifesto)