Alexei Zimin, trovato morto lo chef (e personaggio tv) oppositore di Putin: cosa sappiamo

Alexei Zimin, trovato morto lo chef (e personaggio tv) oppositore di Putin: cosa sappiamo
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Today.it ESTERI

Lo chef russo Alexei Zimin è stato trovato morto in circostanze ancora da ricostruire a Belgrado. Il 52enne, molto noto nel Paese d'origine, dove conduceva un programma tv di cucina, si trovava nella capitale serba per promuovere il suo ultimo libro, "Anglomania". Per il suo soggiorno in città aveva preso in affitto una stanza, dove è stato trovato morto. Trovato morto sul pavimento nella stanza in affitto Le circostanze del decesso sono ancora poco chiare. (Today.it)

Su altre fonti

Ne dà notizia il quotidiano belgradese Danas, nella sua edizione on line. Aleksei Zimin, noto e popolare chef russo che da alcuni anni gestiva un ristorante a Londra, è stato trovato morto nella tarda serata di mercoledì in un appartamento a Belgrado, in Serbia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Aleksei Zimin, che aveva trascorso i suoi ultimi anni in esilio nel Regno Unito, era in Serbia per promuovere il suo ultimo libro. (Fanpage.it)

Aleksei Zimin, uno chef molto noto che gestiva un ristorante a Londra e volto noto della tv, è stato trovato morto in circostanze ancora tutte da chiarire a Belgrado. Aveva 52 anni e si trovava in un appartamento della capitale serba. (Corriere della Sera)

Alexei Zimin, morto lo chef russo che si opponeva alla politica di Putin. Le cause del decesso restano "poco chiare"

Aleksei Zimin, chef famoso e volto familiare della tv, conosciuto anche per essere un convinto oppositore di Putin, è stato trovato morto a Belgrado all’età di 52 anni in circostanze misteriose. Il suo corpo è stato trovato con una contusione alla testa, ma le cause della morte sono ancora sconosciute. (Virgilio Notizie)

Dubbi e sospetti sulla morte di Aleksei Zimin, noto chef russo proprietario di un ristorante a Londra. L'uomo è stato trovato morto nella tarda serata di ieri, mercoledì 13 novembre, in un appartamento a Belgrado, come riportato dal quotidiano belgradese Danas. (Liberoquotidiano.it)

La lunga lista di persone indesiderate dal regime in Russia non contiene solo nomi di dissidenti politici e oppositori di Putin, la persecuzione russa raggiunge tutti i personaggi scomodi che riescono ad intralciare il governo del presidente. (ilmessaggero.it)