Streaming illegale, cosa rischiano gli utenti "furbetti"

Streaming illegale, cosa rischiano gli utenti furbetti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Today.it INTERNO

Oltre 100 indagati, perquisizioni in 15 regioni italiane e in altri Paesi europei, 11 arresti, oltre 2.500 canali illegali cancellati per un sistema che gestiva circa 22 milioni di abbonati. L'operazione "Taken Down" partita dall'inchiesta della procura di Catania ha permesso di smantellare la più grande rete di streaming illegale a livello internazionale, fermando un giro d'affari da 250 milioni di euro, Oltre alle persone coinvolte direttamente nelle indagini, anche gli utenti che hanno usufruito del cosiddetto "pezzotto" rischiano delle sanzioni. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Le forze dell’ordine hanno smantellato la più diffusa organizzazione criminale transnazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti. L’operazione è stata denominata “Taken down“. (Il Fatto Quotidiano)

La piattaforma alla guerra contro il Pezzotto. Con l'ok della Lega di Serie A. Le multe da 150 a 5.000 euro e i possibili 11 miliardi che potrebbe incassare lo Stato (Open)

La Polizia Postale ha fatto sapere che oltre 270 operatori delle forze dell’ordine hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e, grazie alla collaborazione delle forze di polizia straniere, sono state effettuate 14 perquisizioni all’estero. (Telefonino.net)

Così DAZN vuole chiedere soldi a chi guarda il calcio con lo streaming pirata

Bruxelles – La pirateria online continua a piacere agli europei, con una media per persona di dieci accessi al mese a contenuti illegali online. Gli italiani si distinguono per rispetto della proprietà intellettuale, registrando al contrario la media più bassa in Ue. (EuNews)

Il dato emerge dal nuovo studio dell’Euipo, (l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) «Online Infringement in the European Union: Films, Music, Publications, Software e TV, 2017-2023» con cui si misura il fenomeno della pirateria online, rilevando il numero di volte in cui gli utenti di internet di età compresa tra 15 e 74 anni accedono ogni mese a contenuti illegali. (Il Sole 24 ORE)

Secondo i retroscena, Dazn si vorrebbe costituire parte civile per scoprire e punire chi ha guardato contenuti su piattaforme di streaming illegale. (Fanpage.it)