Palermo-Cremonese: il "Barbera" trema, Dionisi nel mirino
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Al "Barbera" di Palermo, i rosanero hanno vissuto una serata amara, sconfitti per 2-3 dalla Cremonese in un match che ha preso una piega decisiva nel secondo tempo. Nonostante il vantaggio iniziale dei padroni di casa, la squadra di Alessio Dionisi non è riuscita a mantenere il controllo della partita, cedendo sotto i colpi di una Cremonese determinata e reattiva. Al triplice fischio, gli spalti si sono trasformati in un coro di proteste contro il tecnico, con i tifosi che hanno urlato a gran voce la richiesta di un cambio in panchina.
La gara, che sembrava poter premiare il Palermo dopo un primo tempo equilibrato, ha visto invece la Cremonese ribaltare il risultato in venti minuti, trasformando un 2-0 in un 2-3 finale. Luca Ravanelli, autore di una prestazione solida, ha incarnato lo spirito della squadra grigiorossa: "Ci abbiamo creduto fino alla fine. È stato bellissimo perché ce lo meritavamo", ha dichiarato al microfono di CR1, evidenziando come la squadra abbia reagito con carattere alle difficoltà iniziali.
Tra i protagonisti della rimonta, Mattia Valoti ha confermato il suo ruolo di jolly, segnando il secondo gol in trasferta e contribuendo a un successo che, come ha sottolineato lui stesso, "dà tanto morale". La sua capacità di entrare in campo e fare la differenza in pochi minuti lo rende uno degli elementi più preziosi della Cremonese, non solo per le sue doti tecniche ma anche per l’impatto psicologico che riesce a trasmettere alla squadra.
Dal punto di vista tattico, il Palermo ha mostrato qualche fragilità nella fase difensiva, nonostante le buone prestazioni individuali di alcuni giocatori. Ceccherini e Bianchetti hanno guidato la retroguardia con personalità, mentre Pickel si è distinto per la sua corsa e le iniziative offensive. Tuttavia, non è bastato per evitare la sconfitta, che lascia i rosanero con un punto interrogativo sul futuro immediato.