Corea del Sud: Yoon dopo impeachment, "mi faccio da parte"
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Dopo l'impeachment votato contro di lui dal parlamento della Corea del Sud, Il presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato sabato di volersi "fare da parte", esortando a porre fine alla "politica dell'eccesso e dello scontro". "Anche se ora devo farmi da parte per un po', il viaggio verso il futuro. .. non deve mai fermarsi", ha detto in un discorso televisivo."Sono profondamente frustrato dal pensiero che tutti i nostri sforzi possano essere vani" ha detto Yoon. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altri media
Il Parlamento della Corea del Sud ha votato per mettere sotto accusa il presidente Yoon Suk-yeol per la sua dichiarazione di legge marziale. Proteste nelle principali città, dove i dimostranti hanno chiesto le dimissioni immediate di Yoon e sollecitato i legislatori del partito al governo People Power Party (PPP) a sostenere la mozione di impeachment (Corriere TV)
"La prima riunione di deliberazione riguardante la mozione di impeachment è iniziata alle 10 (ora locale)", ha detto all'Afp un portavoce della corte. (ANSA-AFP). (Tiscali Notizie)
Con una risoluzione attesa e prevista, accompagnata da un sondaggio che dava il 75 per cento dei sudcoreani favorevole all’impeachment del presidente Yoon Suk-yeol per la fallita imposizione della legge marziale nella notte del 3 dicembre, l’Assemblea nazionale di Seul ha approvato la mozione che apre la strada alla sua rimozione dall’incarico. (Avvenire)
Al secondo tentativo, … (Il Fatto Quotidiano)
Intanto il leader del partito di governo della Corea del Sud ha annunciato le dimissione dopo l'impeachment di Yoon. “La prima riunione deliberativa sulla mozione di impeachment è iniziata alle ore 10.00”, ha riferito all'Afp un portavoce della Corte costituzionale. (Adnkronos)
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è stato messo sotto impeachment dal Parlamento per aver tentato di imporre la legge marziale nel Paese undici giorni fa: 204 voti a favore. Nel frattempo, come accade da indici giorni, migliaia di manifestanti hanno invaso le strade della capitale e già dal mattino avevano iniziato a dirigersi verso il Parlamento. (La Stampa)