Meloni e il caso Almasri: «Indagarmi un danno alla nazione, mi manda ai matti. Se i giudici vogliono governare si candidino»
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«Quello che sta accadendo è un danno alla nazione, alle sue opportunità e questo mi manda ai matti». Ha detto Giorgia Meloni, ospite a Milano all'evento La Ripartenza organizzato dal giornalista Nicola Porro, parlando dell'avviso di iscrizione nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato nel caso della liberazione del generale libico Osama Almasri. «Io ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono stata indagata e se in Italia i cittadini capiscono perfettamente quello che sta accadendo, all'estero non è la stessa cosa». (Corriere della Sera)
Su altri media
Ecco le questioni ancora aperte. Il caso Almasri ha provocato uno scontro istituzionale tra governo e magistrati dopo «l’avviso di avvenuta iscrizione» nel registro degli indagati notificato dalla Procura di Roma alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. (Corriere della Sera)
Roma — Trasforma l’avviso di indagine ricevuto per il caso Almasri in un «danno alla nazione e alle sue opportunità». Si fa vittima pubblica, «a chiunque nei miei panni — dice — cadrebbero un po’ le braccia». (la Repubblica)
E questo perché "c'era una denuncia nominale depositata dall'avvocato Luigi Li Gotti". No, replica il presidente del Consiglio, è stato "un atto voluto". (Liberoquotidiano.it)
Oggi sono due i protagonisti dei giornali. "Le due polarità della vita politica e istituzionale italiana: una ha parlato e una no, una sta in pagina e l'altra no, una sta nell'agone elettorale e l'altra no, dovrebbe svolgere una funzione di garanzia eppure questa seconda figura emerge come contraltare della prima. (Liberoquotidiano.it)
«Da giovane esultavo saltando, stavolta ho sentito il cuore che saltava», confessò Giulia Bongiorno il 20 dicembre scorso, uscendo dall’aula bunker di Palermo dopo l’assoluzione del ministro Matteo Salvini al processo Open Arms. (Corriere Roma)
Per Walter Verini, senatore Pd e segretario della commissione che Giulia Bongiorno presiede, è ancora più grave che agli assistiti «sia stato consigliato di non p… (la Repubblica)