Scritte contro Valditara al ministero dell'Istruzione, simboli anarchici e stella a 5 punte
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"104 morte di Stato, non è l'immigrazione ma la vostra educazione" e "Valditara fai schifo, non può patriarcare per sempre, dimettiti": sono le scritte apparse nella notte sui marmi della facciata del ministero dell'Istruzione di viale Trastevere a Roma. Ancora ignoti gli autori delle scritte, accompagnate da una stella a 5 punte e dal simbolo anarchico della freccia nel cerchio. Le frasi sono un chiaro riferimento alle parole di lunedì del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara relative al patriarcato e all'incremento dei fenomeni di violenza sessuale legato in qualche modo all'immigrazione illegale. (Adnkronos)
Ne parlano anche altre testate
«Non possiamo catalizzare l’attenzione sulla violenza contro le donne, classificandola dal punto di vista etnico. A pochi giorni dalla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’assessora alle politiche educative Cristina Piva rep… (Il Mattino di Padova)
Valditara: “Non ho detto che il femminicidio è colpa degli immigrati, ma che la marginalità legata all’immigrazione irregolare contribuisce alle violenze sessuali” Di Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Salone dello Studente di Roma, ha chiarito la sua posizione in merito alla correlazione tra immigrazione e violenza. (Orizzonte Scuola)
"104 morte di Stato, non è l'immigrazione ma la vostra educazione" e "Valditara fai schifo, non può patria… (L'HuffPost)
“Opportune le parole di Valditara su femminicidi? Io ho il mio linguaggio, altri hanno il loro linguaggio”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, all’inaugurazione dell’Anno Accademico 24-25 dell’Università Vita-Salute San Raffaele. (Il Sole 24 ORE)
ROMA — Giuseppe Valditara esce dall’isolamento del primo giorno. Da Rio de Janeiro è la presidente del Consiglio in persona ad abbracciare pensieri e messaggi del ministro dell’Istruzione. Giorgia Meloni lascia cadere la discussione sul «patriarcato non esiste più» e si sofferma, invece, sull’immigrazione clandestina, cavallo di battaglia. (la Repubblica)
Un papà normalissimo che ha vissuto una storia a dir poco tragica“. È l’esordio dell’intervento di Gino Cecchettin – il papà di Giulia, la studentessa uccisa un anno fa dall’ex fidanzato Filippo Turetta – davanti a 500 studentesse e studenti di venti scuole superiori nell’ambito dell’evento ‘Dieci domande sulla violenza‘, organizzato dall’Università di Bologna in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre. (LAPRESSE)