Beko, Confcommercio: "Incomprensibile provvedimento dell'azienda. Così si mette in crisi l'intero sistema economico"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Nuova Riviera ECONOMIA

ASCOLI PICENO. “L’intero direttivo provinciale della Confcommercio Picena, dal presidente, alla giunta, al consiglio, esprime totale solidarietà ai lavoratori della Beko di Comunanza, le cui recenti decisioni, come un fulmine a ciel sereno, mettono in crisi l’intero sistema economico dell’entroterra”. A parlare è il presidente Fausto Calabresi. “Oltre alle maestranze ed alle loro famiglie, direttamente coinvolte, le conseguenze negative dell’incomprensibile provvedimento dell’azienda ricadranno anche sul settore del commercio, il quale aveva intravisto una possibile ripresa dopo gli anni bui del post-terremoto e post-covid”. (La Nuova Riviera)

Ne parlano anche altri media

ASCOLI PICENO. La chiusura annunciata dalla Beko a Comunanza mette a rischio non solo i 320 posti di lavoro attivi nello stabilimento, ma anche le migliaia di operatori che ogni giorno mettono la propria professionalità al servizio di un distretto industriale da salvaguardare a ogni costo. (La Nuova Riviera)

Ci saranno tutti: il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore all’economia Leonardo Marras, i parlamentari di riferimento del territorio Francesco Michelotti, Silvio Franceschelli, Tiziana Nisini, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, il presidente della delegazione della Confindustria di Siena Fabrizio Landi e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil. (Siena News)

COMUNANZA Le ripercussioni negative sulla chiusura a fine 2025 dello stabilimento Beko Europa di Villa Pera di Comunanza, si fanno subito sentire sull’indotto. L’Asoplast di Ortezzano, una cinquantina di dipendenti, è un’azienda specializzata nello stampaggio di pvc, polipropilene, polietilene. (corriereadriatico.it)

Beko: Giani “Inizia una lotta che ci coinvolge tutti”. Fratoianni chiede conto al Governo

Situazioni diverse, è chiaro. Perché un conto è Cassinetta di Biandronno, a un’ora da Milano (940 lavoratori) e un conto sono Siena (299, produzione di congelatori) o ancora la più periferica Comunanza, la cittadina tra i Monti Sibillini dove 320 persone sono al lavoro sulle lavatrici. (varesenews.it)

La mobilitazione continua, anche se i timori che il risultato della partita sia già scritto serpeggia qui davanti ai cancelli dello stabilimento. (LA NAZIONE)

“Qui inizia una lotta che ci coinvolge tutti, Questa non è un’azienda, questa è la Toscana”. (gonews)