Beko, ecco perché il Golden Power non ha fermato i turchi e cosa può fare il governo
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MILANO – La Beko, azienda controllata dal gruppo turco Arçelik che ha rilevato nei mesi scorsi le attività europee della Whirlpool, ha appena presentato al Mimit un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di due stabilimenti in Italia, quelli di Siena e Comunanza nelle Marche, e la riduzione drastica della fabbrica di frigoriferi di Cassinetta di Biandronno in provincia di Varese. Quest… (la Repubblica)
La notizia riportata su altri media
Chiamata a raccogliere l’eredità di Whirlpool e a completarne l’opera di dismissione, ultimata con l’esubero annunciato per la fine del 2025 di 1.935 in giro per l’Italia. Ancora 12 mesi e poi lo stabilimento di viale Toselli a Siena resterà un involucro senza anima. (Corriere Fiorentino)
Poi partirà «la reindustrializzazione». Un modo indiretto per dire che Beko non intende continuare a produrre i frigoriferi a pozzetto che oggi escono dal sito di Siena e le lavatrici e le lavasciuga montate a Comunanza (Corriere della Sera)
Lo afferma il presidente della Provincia, Sergio Loggi, che ricorda come il 7 novembre scorso Palazzo San Filippo, partecipando al confronto instaurato al Ministero delle Imprese del Made in Italy, “espresse insieme alle altre istituzioni presenti l’urgenza imprescindibile di salvaguardare i livelli occupazionali predisponendo un piano industriale credibile e strutturato di rilancio del sito di Villa Pera”. (La Nuova Riviera)
"La crisi aziendale, la più grave della Lombardia – ha commentato – è davvero preoccupante e si inserisce in un quadro che vede l’economia della Regione in sofferenza, come ha certificato anche l’analisi di Bankitalia, e questo a fronte di una Giunta immobile e in assenza di una politica industriale". (IL GIORNO)
Un seduta congiunta e aperta dei Consigli provinciali di Ascoli e Fermo: la proposta di Cesetti (Pd) sulla vertenza Beko Sulla drammatica crisi apertasi a Comunanza e Fabriano dopo l’annuncio del piano industriale di Beko Europe che prevede il taglio di quasi 2000 posti di lavoro, di cui oltre 400 negli stabilimenti marchigiani, il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti ha presentato una mozione «per impegnare la giunta Acquaroli ad attivarsi nei confronti del governo italiano e dei ministeri competenti per pretendere l’applicazione della Golden Power e sollecitare l’avvio di un tavolo nazionale di confronto per ridefinire gli orientamenti strategici di Beko Europe sul suolo italiano». (Cronache Fermane)
"In difesa dei lavoratori". Ieri il corteo e l’incontro con le istituzioni senesi, ma il dibattito è aperto anche a livello regionale e nazionale, dove dall’opposizione si invoca un intervento del ministro Adolfo Urso. (LA NAZIONE)