La radio compie cent’anni, Renzo Arbore: “Musica e tormentoni, così conquistò i giovani”

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Padre nobile della spensieratezza intelligente radiotelevisiva italiana con tante trasmissioni di successo, da “Alto gradimento” a “L’altra domenica”, da “Quelli della notte” a “Indietro tutta”, Renzo Arbore ci parla della sua vita con la radio di ieri e di oggi. Con “Bandiera Gialla” lei e Boncompagni nel ‘65 svecchiaste la radio. «All’epoca era la sorella povera della tv. Si trasmetteva con i… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Ma il suo fascino resta intatto... In America già si provava da qualche anno a raccontare lo sport attraverso la radio, mentre in Italia si è dovuto attendere fino al 1928. (Sky Sport)

Così vuole la tradizione: la data è giusta, le ore sono le 21 ed è anche vero che Boncompagni era l’annunciatrice ufficiale ma, per l’occasione non c’era lei: la voce è della musicista Ines Viviani Donarelli che subito dopo esegue Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo. (Corriere della Sera)

Le radio universitarie del circuito RadUni raccontano in diretta il 6 ottobre il passato e il futuro del mezzo che ha unito l’Italia Il 6 ottobre 2024 è una data storica per il mondo della comunicazione: si celebrano i 100 anni della radio italiana, un mezzo che ha attraversato un secolo di cambiamenti tecnologici, sociali e culturali, continuando a evolversi senza mai perdere la sua capacità di unire e informare. (Cronache Nuoresi)

Oggi la Radio compie 100 anni

Presenti alle celebrazioni anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, i vertici del servizio pubblico radiotelevisivo, alcuni rappresentanti delle maggiori emittenti radiofoniche private ed Elettra Marconi, figlia del senatore del Regno d’Italia Guglielmo Marconi. (Primaonline)

Alla cerimonia di inaugurazione, seguirà l’apertura al pubblico che sarà guidato nel racconto di un secolo di vita del nostro Paese attraverso questa “vecchia signora” del sistema mediatico che ha informato e intrattenuto generazioni di italiani mantenendo una sua centralità anche nell’era digitale, avendo fatto sue nuove tecnologie che ne hanno valorizzato ancora di più la sua capacità di raccontare il qui e ora. (Rieti Life)

Leggi tutta la notizia Un secolo di parole e note iniziato con un annuncio di Ines Viviani Donarelli il 6 ottobre 1924 negli studi dell'Uri, poi Eiar . (Virgilio)