Bongiorno, la bordata a Open Arms dopo il trionfo in tribunale: "Agli atti c'è un video che parla chiaro"
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"La chat di Palamara e quella frase in cui si diceva di attaccare Salvini. Chiuso il cerchio". Così la senatrice Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini nel processo di primo grado che lo ha visto assolto per la vicenda Open arms, spiega in un’intervista al Corriere della Sera cosa è successo dal suo punto di vista. "Non è una sentenza contro i migranti. La linea di Salvini è quella del rigore e del rispetto delle regole. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri media
“Al ministero dell’infrastrutture, abbiamo tanti progetti e tanti cantieri, tante opere, le Olimpiadi Milano-Cortina, il Ponte sullo Stretto, una nuova rete ferroviaria con oltre 1000 cantieri aperti, per cui sono contento di quello che abbiamo fatto e quello che faremo. (ilmessaggero.it)
Incassata l’assoluzione al processo Open Arms, per Matteo Salvini è il momento di chiudere una volta per tutte il capitolo relativo alla sua esperienza da ministro dell’Interno durante il governo Conte I. (Open)
È rimarchevole notare, innanzitutto che la sua difesa, l'avvocato Bongiorno, dopo avere percorso una serie di viuzze e trazzere (persino alcune subacquee), in ultimo, avesse intrapreso una nuova strada: “... (L'HuffPost)
In quel Tribunale ho sempre detto 'rivendico tutto quello che ho fatto', e se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con me...''. Il giorno dopo l'assoluzione nel processo Open Arms, Matteo Salvini è a Largo Argentina, a Roma, per incontrare i cittadini. (Adnkronos)
" Il primo, che abbiamo la stragrande maggioranza di magistrati preparati e coraggiosi, che applicano la legge prescindendo dalle loro idee politiche. Il secondo, che questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto iniziare ", prosegue il Guardasigilli, sottolineando che, in ogni caso, si sarebbe dovuto coinvolgere anche il presidente del Consiglio di quel governo, ossia Giuseppe Conte, " come concorrente in base all’art 40 2 comma del codice penale ". (il Giornale)
Oscar Camps, fondatore dell'ong spagnola Open Arms, attende di leggere le motivazioni della sentenza che ieri ha assoltoin primo grado Matteo Salvini nel processo che lo vedeva imputato per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio: "Valuteremo se fare ricorso in appello". (Fanpage.it)