Dal "sequestro" al rifiuto di atti. Così sono cadute tutte le accuse

Dal sequestro al rifiuto di atti. Così sono cadute tutte le accuse
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il Giornale INTERNO

Matteo Salvini in tribunale a Palermo Non ci fu nessun sequestro di persona: «il fatto non sussiste». È dalla formula con cui venerdì sera il tribunale di Palermo ha assolto il vicepremier Matteo Salvini nel processo Open Arms che bisogna partire per ricostruire come i giudici siano arrivati alla loro decisione. Una decisione arrivata dopo otto ore di camera di consiglio: una durata quasi modesta, vista la complessità del caso, tale da non far pensare a divisioni nel tribunale presieduto da Roberto Murgia (il Giornale)

Su altri giornali

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, dopo la sentenza di primo grado che ha assolto Salvini da tutte le accuse per la vicenda Open arms, ha detto che "questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto cominciare", aggiungendo che bisogna "risarcire le persone che finiscono nella graticola giudiziaria per anni". (Fanpage.it)

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini durante in un punto stampa a Milano risponde a una domanda sul suo possibile ritorno al Viminale dopo l'assoluzione al processo Open Arms partendo di qui. (la Repubblica)

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla possibilità che il vicepremier leghista possa tornare al Viminale, al termine del vertice Nord-Sud a Saariselka, nella Lapponia finlandese. (Il Fatto Quotidiano)

Salvini su un possibile ritorno al Viminale: «Sto bene dove sto, ma non ci sono più alibi»

Sicuramente occuparsi della sicurezza, del futuro, della tranquillità e della serenità di milioni di italiani è qualcosa di bello a cui tutti non potrebbero che ambire e se qualcuno in passato poteva dire 'Salvini non può andare agli Interni perché c'è un processo in corso sulla sua condotta da ministro', adesso questo alibi non c'è più. (Tiscali Notizie)

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla possibilità che il vicepremier leghista possa tornare al Viminale, al termine del vertice Nord-Sud a Saariselka, nella Lapponia finlandese. (L'HuffPost)

Al ministero degli Interni c’è un amico, una persona che ha la mia amicizia e fiducia come Matteo Piantedosi. Sicuramente occuparsi della sicurezza, e la serenità di milioni di italiani e qualcosa di bello a cui tutti vorrebbero ambire, e se qualcuno in passato poteva dire che Salvini non poteva tornare agli Interni perché c’è un processo in corso per la sua condotta da ministro, adesso questa alibi non c’è più. (ilmessaggero.it)