Tutte su le borse dell'Asia, sale di più quella di Taipei
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I segnali di raffreddamento dell’inflazione negli Stati Uniti usciti venerdì, hanno ancora una volta spinto gli investitori a comprare sul ribasso innescato due giorni prima dalle comunicazioni della Federal Reserve. Wall Street ha chiuso in rialzo con i tre principali indici: S&P500 +1,1%. A Washington, poco prima della mezzanotte di venerdì, sul filo del rasoio, il Congresso ha votato la norma che evita la paralisi del governo. (Websim)
Su altri media
L’accordo in extremis sul debito Usa e il vento di allentamento monetario hanno spinto al rialzo le borse Usa e asiatiche. (FIRSTonline)
Euro contro il Dollaro hongkonghese Euro nei confronti della divisa cinese (LA STAMPA Finanza)
Goldman Sachs vede un ribasso limitato per i listini cinesi. L’emittente pubblica giapponese Nhk ha affermato che un accordo preliminare Nissan-Honda sarà firmato più tardi oggi, con l'obiettivo di finalizzare i termini della fusione entro giugno 2025. (Milano Finanza)
La Borsa di Tokyo avvia la seduta poco variata, orfana dalle indicazioni dal mercato azionario Usa e dalle piazze europee, con gli acquisti che si concentrano sul settore automotive e la tecnologia. Sul fronte valutario lo yen prosegue la fase di debolezza, sul dollaro a 157,10 e sull'euro a 163,30. (Tuttosport)
Tra i titoli più brillanti della seduta spicca Toyota: le azioni della casa automobilistica hanno aperto in calo a causa delle prese di profitto ma hanno poi riguadagnato terreno nella seconda parte della seduta terminando con un guadagno del 4,57% dopo che il quotidiano finanziario Nikkei ha diffuso le indiscrezioni secondo cui Toyota prevede di ’raddoppiare’ il suo obiettivo di rendimento sul capitale proprio. (Il Sole 24 ORE)
Borse chiuse per le festività in Europa mentre in Asia gli indici – in una seduta ridotta caratterizzata dagli scambi sottili – sono saliti prolungando il “rally di Babbo Natale”. Balzo di Toyota che spinge il listino di Tokyo (FIRSTonline)