Tutte le potenze in guerra a Damasco

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la Repubblica ESTERI

Contatto. La ripresa in grande stile del conflitto di Siria connette i due epicentri che stanno ridisegnando i rapporti di forza nel mondo: l’ucraino e il mediorientale. Una sola guerra calda, ormai. Nella quale sono più o meno direttamente coinvolte tutte le potenze massime. Uno sguardo alla carta geografica rende l’idea del continuum che dalla pianura sarmatica via Mar Nero sfiorando il Caucaso penetra verso il Levante e la Penisola Arabica, per culminare nello Yemen controllato dagli Houti, chiave di volta dei passaggi fra il nostro mare e quelli cinesi. (la Repubblica)

Su altri giornali

Davanti all’offensiva degli islamisti in Siria, la Russia alleata di Bashar al-Assad tace. (la Repubblica)

I cittadini residenti o domiciliati nel capoluogo umbro potranno attivare la richiesta del passaporto o del rinnovo presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postale, senza doversi recare alla Questura competente per territorio, con la possibilità di ricevere il passaporto a domicilio. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

«La situazione sta diventando inquietante, in certe zone c'è una calma sospetta, in altre ci sono scontri e sparatorie. La gente fa le valigie e si mette in strada, ma nemmeno lì sono sicuri perché ci sono i cecchini. (il Giornale)

Aleppo ai jihadisti, Putin bombarda

I temi affrontati hanno toccato questioni cruciali come la gestione ambientale, la difesa costiera, la pesca sostenibile e la valorizzazione del paesaggio marino. (PesceInRete)

L’intervento, che consentirà una sensibile riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di anidride carbonica, è in linea con il miglioramento del confort ma anche con le politiche aziendali finalizzate alla sostenibilità e all’attuazione di azioni finalizzate alla tutela ambientale e al risparmio energetico e a garantire soluzioni efficienti e sostenibili per gli uffici postali e più in generale per tutti le sedi aziendali. (SARdies.it)

Almeno 410 morti dall’inizio dell’offensiva. Antonio Tajani: «Colpito un collegio francescano». (La Verità)