“Gli imputati sanno bene come andò quel giorno e per questo temono il processo”: parla la criminologa che fece riaprire le indagini sull'

“Gli imputati sanno bene come andò quel giorno e per questo temono il processo”: parla la criminologa che fece riaprire le indagini sull'
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

A parlare è Antonella Delfino Pesce, la criminologa che con le sue ricerche ha portato nel 2021 alla riapertura delle indagini sul cold case di Nada Cella, la segretaria di un commercialista di Chiavari ammazzata nel maggio del ’96 nello stesso studio in cui lavorava (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

BOLOGNA – Era la mattina 6 maggio 1996 quando Nada Cella, di professione segretaria, venne trovata morta nello studio del commercialista Marco Soracco per cui lavorava a Chiavari, in provincia di Genova. (Dire)

Stiamo parlando di una vita spezzata, del dolore che si rinnova in una famiglia. Anna Lucia Cecere sarà processata per omicidio e con lei, per favoreggiamento e false dichiarazioni, Marco Saracco e la sua anziana madre. (LevanteNews.it)

Lo scorso marzo la voce di Antonella Delfino Pesce era cupa, il tono spento da delusione e frustrazione: era il giorno in cui la giudice per le indagini preliminari del tribunale di Genova aveva deciso di non rinviare a giudizio Annalucia Cecere, accusata di essere l’autrice materiale dell’omicidio di Nada Cella, 25 anni, avvenuto la mattina del 6 maggio 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco, in via Marsala, a Chiavari (Genova24.it)

Nada Cella, Anna Lucia Cecere a processo per l'omicidio dopo 28 anni: «Sono innocente e lo dimostrerò»

E lei, Annalucia Cecere, rinviata a giudizio dalla Corte d’Appello… CUNEO. (La Stampa)

Letteralmente. Nada Cella aveva 24 anni quando, il 6 maggio ’96, fu colpita a morte nell’ufficio in cui lavorava, a Chiavari. (La Stampa)

Anna Lucia Cecere, l'ex insegnante accusata di essere l'assassina di Nada Cella, la giovane segretaria uccisa nel 1996 nello studio dove lavorava a Chiavari (Genova), parla per la prima volta dopo essere stata rinviata a giudizio dalla Corte d’Appello di Genova insieme al commercialista Marco Soracco, da cui lavorava Nada, e all'anziana madre di lui Marisa Bacchioni. (leggo.it)