Goggia l'ultima rinascita di una campionessa senza fine
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ANSA Sono passati appena dieci mesi dall’ennesimo brutto infortunio che poteva anche mettere fine alla sua carriera. La frattura di tibia e malleolo in allenamento il 5 febbraio scorso l’ha costretta per ben otto mesi a non mettere gli sci ai piedi. Sofia Goggia però a 32 anni, è tornata ancora una volta alla sua maniera. Sulle nevi statunitensi di Beaver Creek ha colto prima un secondo posto in discesa e poi un trionfo in Super G (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La piemontese è campionessa mondiale in carica della specialità. Ma soprattutto alla connazionale Huetter, vincitrice ieri della discesa. Partenza a Beaver Creek alle ore 19. Grandi speranze per l'Italia nel primo superG della stagione: oltra a Goggia, ci sono Federica Brignone (con il pettorale numero 10) e Marta Bassino con il 12. (Corriere della Sera)
"Mi ero promessa che lo avrei fatto se avessi tagliato il traguardo da prima, ma io sono bergamasca e mi viene bene solo la polenta". Con Sofia è tornata anche la domenica. (Quotidiano Sportivo)
Quest’estate Sofia Goggia ha pensato di ritirarsi. Se quest’estate le veniva da piangere sentendo il metallo di placca e viti nelle articolazioni, allora, quando era più giovane e fragile, confessò di aver passato cinque mesi di d… (la Repubblica)
Personaggio totale. Come Goggia nostra, che di fatto un anno ha saltato (anche se agonisticamente mezzo), ma per l’ennesimo infortunio (5 febbraio in allenamento a Ponte di Legno: tibia e perone della gamba destra frantumati), il 12° grave della sua carriera da Wonder Woman che in due giorni a Beaver Creek conquista un podio in discesa e una vittoria in superG . (Tuttosport)
Sono italiana, sono bergamasca e so fare solo la polenta'. COPPA DEL MONDO - Al microfono di Giulia Candiago Sofia Goggia sprigiona tutta la sua simpatia spiegando il retroscena del balletto al traguardo: 'Volevo ballare come Pinheiro, ma non sono brasiliana. (NEVEITALIA.IT)
Sono italiana, sono bergamasca e so fare solo la polenta». Quando taglia il traguardo, la gioia è incontenibile e si scatena in un Samba liberatorio. (Vanity Fair Italia)