Autonomia differenziata, Villone: “Giù le mani dal referendum”
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E ora il grande timore si chiama referendum. Perché sarà pur vero che, sotto sotto, Giorgia Meloni se la ride dopo la pronuncia della Corte costituzionale sull’autonomia differenziata che ha piallato i disegni della Lega. Epperò la partita non è chiusa qui vista la seria prospettiva che gli italiani siano comunque chiamati a esprimersi con … (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Tanto per cominciare, non si è verificato una volta che una decisione della Corte Costituzionale sia stata ignorata alla grande dai governi che dovevano rispettarla. Che sull’autonomia differenziata ci sia stata una vittoria da parte delle Regioni che si opponevano (Puglia, Campania, Toscana, Sardegna) è più certo del Natale il prossimo 25 dicembre. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Quello dell'autonomia regionale differenziata "è un disegno che la Corte Costituzionale ha distrutto, ha demolito completamente. Noi non abbiamo ancora la sentenza e quindi non conosciamo le motivazioni, però è evidente che voi state facendo finta di nulla, state fischiettando". (Tiscali Notizie)
Abbiamo detto sull'autonomia cosa pensiamo, dobbiamo essere sempre prudenti. «Calderoli? Quel linguaggio non mi appartiene, non è il mio linguaggio, ma comunque mi sembrava più un messaggio politico e non di odio personale. (La Stampa)
È la grande domanda che agita gli schieramenti all’indomani dello stop (parziale) della Consulta sull’autonomia differenziata. Con un obiettivo dichiarato: bocciare la legge accusata di «spaccare in due l’Italia». (ilmessaggero.it)
"Io ho arato un campo incolto e se la Corte mi dà suggerimenti, sono contento. Certo, sa che deve fare i conti con la Corte Costituzionale. (Italia Oggi)
Dopo il voto si è scatenata la bagarre in Aula. (Today.it)