DOSSIER SU LA LINEA VERDE, INDAGATO GIUSEPPE BATTAGLIOLA: "HO AGITO IN BUONA FEDE PER TUTELARE IL KNOW HOW"
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Irrompe nel settore ortofrutticolo l’inchiesta sulle “cyber spie” guidate dall’ex super poliziotto Carmine Gallo, braccio operativo di Enrico Pazzali, titolare di Equalize, società di investigazione perno di una attività di dossieraggio su larga scala ai danni di istituzioni e imprenditori: Giuseppe Battagliola (foto nel riquadro), già presidente del CDA de La Linea Verde e oggi al vertice di Kilometro Verde, big player del vertical farming con sede nel bresciano, è tra gli indagati – insieme al suo avvocato Giovanni Orlandi – nella maxi inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano per dossieraggio e spionaggio. (Corriere Ortofrutticolo)
Su altre fonti
Le attività di pirateria informatica e dossieraggio perpetrate dall’azienda dell’amministratore delegato Carmine Gallo, grazie all’expertise dell’hacker Nunzio Samuele Calamucci, hanno coinvolto a vario titolo molti nomi altisonanti dell’industria italiana e non solo. (Dissapore)
È il 12 ottobre 2022. Nella sede della società di investigazione Equalize l'informatico Samuele Calamucci e l'ex poliziotto Carmine Gallo parlano di Beyond. (WIRED Italia)
Un’indagine condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Varese e dai pm Francesco De Tommasi e Gianluca Pr… (La Repubblica)
Con il passare dei giorni emergono nuovi dettagli inquietanti sull'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano sul gruppo di cyber-spie. E c'è un particolare che non può sfuggire: stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, il tutto sarebbe avvenuto 11 giorni dopo la notte olimpica di Tokyo in cui l'atleta italiano ottenne lo storico oro nei 100 metri. (il Giornale)
Chi sono: Carmine Gallo in qualità di ad della Equalize di Enrico Pazzali (indagato), considerata la centrale dello spionaggio, e i tecnici della sua squadra, Nunzio Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli. (IL GIORNO)
Anche Nunzio Samuele Calamucci, l’hacker del gruppo, non ha risposto al giudice, ma ha fornito dichiarazioni in un documento scritto. Gallo, uno degli arrestati (ai domiciliari) nell’inchiesta sulla presunta rete di cyber spie, si è avvalso della facoltà di non rispondere. (il Giornale)