In Veneto è sfida per il dopo Zaia. Lega e Fratelli d'Italia, lo scontro sulla linea di Salvini
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TREVISO- In lontananza, ma nemmeno troppo, si odono rumori di eserciti in marcia. Il Piave laggiù scorre sempre calmo e placido, ma continua a mormorare e teme di dover rivivere scenari di forte contrapposizione, se non di guerra. Anche se declinato in termini più soft, dai vertici e dal popolo leghista veneto il mantra che corre di bocca in bocca è chiarissimo: «Non passa lo straniero». E poco importa se il supposto «invasore» sia un partner della coalizione di centrodestra. (Corriere della Sera)
Su altri media
La Lega rivendica la presidenza del Veneto anche per il dopo Zaia. (La Voce di Rovigo)
Pietro Senaldi 23 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
«Noi siamo pronti a correre anche da soli. Quindi non c’è proprio margine». Lo dice il sindaco di Treviso (e delfino di Luca Zaia) Mario Conte, rispetto all’ipotesi che il segretario della Lega Matteo Salvini sia costretto a cedere a logiche nazionali di spartizione nel centrodestra. (Open)
L’ipotesi più probabile è che si voti ad ottobre o novembre del 2025, esattamente cinque anni dopo l’ultima volta. Tuttavia, ci sono in gioco alcune variabili che potrebbero anticipare o posticipare il voto. (Positanonews)
"Sapete benissimo che la Lega ha provato più volte ha inserire il terzo mandato. Noi crediamo che un presidente possa essere confermato per una terza volta. Zaia per noi è irrinunciabile, un elemento fondamentale per la politica in Italia e nel Veneto". (Liberoquotidiano.it)
Le elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria, che hanno segnato una cocente sconfitta per la Lega di Matteo Salvini, paradossalmente aprono qualche spiraglio a Luca Zaia che sta provando in tutti i modi di succedere a se stesso. (Il Fatto Quotidiano)