Siena, violentò una compagna di classe. Condannati i genitori: "Non lo hanno educato bene"

Siena, violentò una compagna di classe. Condannati i genitori: Non lo hanno educato bene
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
il Giornale INTERNO

Il Tribunale di Firenze ha condannato ad un risarcimento di circa 27mila euro i genitori di un ragazzo – all’epoca 16enne – che aveva violentato una compagna di classe in uno sgabuzzino della scuola. I giudici hanno, infatti, ritenuto responsabili i genitori del giovane, all’epoca dei fatti ancora minorenne, di non averlo educato bene. Il principio è quello della “culpa in educando”, articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali. (il Giornale)

Su altri giornali

Il tribunale di Firenze condanna i genitori di uno studente sedicenne ritenuto colpevole di violenza sessuale aggravata nei confronti di una compagna di scuola (il fatto, tra l’altro, era avvenuto proprio fra le pareti scolastiche). (Tecnica della Scuola)

Dovranno pagare 27mila euro. Sono stati ritenuti responsabili dei danni morali e biologici provocati dal figlio, che nel marzo del 2015 ha violentato un compagna di classe, minorenne come lui. (ilgazzettino.it)

Si tratta della cosiddetta 'culpa in educando' dell’articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali. Il risarcimento in sede civile è stato quantificato in 27 mila euro ROMA – “Molto importante questa decisione giurisprudenziale che chiama i genitori a rispondere civilmente per violenze gravi commesse dai figli. (Dire)

Violenza sessuale in una scuola, condannati i genitori dello studente. Valditara: “la famiglia deve rispondere civilmente”

Nel 2022, il ragazzo, allora minorenne, era stato condannato in sede penale per violenza sessuale aggravata. (Zoom24.it)

Sono stati condannati a un risarcimento danni di circa 27mila euro i genitori di un ragazzo, all’epoca dei fatto 16enne, che aveva violentato una compagna di classe, in una scuola a Siena, attirandola in uno sgabuzzino dell’istituto. (LAPRESSE)

Come riporta Il Corriere della Sera, il giudice del Tribunale di Firenze, prendendo atto della sentenza penale di condanna, ha disposto una perizia medico-legale per la quantificazione del danno e ha stabilito la responsabilità del ragazzo e dei suoi genitori, ritenuti colpevoli di non aver vigilato adeguatamente sul comportamento del figlio, escludendo invece qualsiasi responsabilità dell’istituto scolastico e del ministero. (Tecnica della Scuola)